La precarizzazione è una realtà che tocca in particolar modo chi lavora a tempo parziale, in gran parte delle donne. Una situazione che verrà aggravata dai tagli allo Stato sociale previsti dalla manovra di rientro. Il Partito Socialista invita perciò la popolazione a sostenere e firmare i referendum contro lo smantellamento dello Stato sociale durante la giornata di raccolta firme di domani, sabato 22 ottobre a Bellinzona, Locarno, Lugano, Chiasso, Mendrisio, Tesserete e Biasca.
LUfficio cantonale di statistica, lunedì scorso, ha pubblicato i dati a proposito delloccupazione a tempo parziale in Ticino. Si tratta di un quadro preoccupante, che dimostra come vi siano moltissime persone che, malgrado vogliano lavorare di più, sono costrette a un lavoro part time e dunque anche a miseri salari.
In Ticino, 55’000 persone lavorano a tempo parziale e per 14’000 fra queste si tratta di un obbligo, non di una scelta. Laumento del lavoro a tempo parziale riguarda moltissime donne, il 70% del totale: più della metà sono svizzere, hanno tra i 30 e i 52 anni e hanno una formazione secondaria superiore.
Questa condizione tocca in particolar modo le famiglie monoparentali, soprattutto donne ma anche uomini soli con figli a carico. Situazioni e vite precarie che possono essere affrontate grazie agli aiuti sociali dello Stato: specialmente in termini di sussidi cassa malati e assegni familiari.
La riduzione delle prestazioni e i tagli previsti dalla manovra di rientro spingeranno queste persone in una situazione ancora più difficile e questo non è accettabile in un Paese, il nostro, che ha ancora sufficienti risorse per evitare di smantellare il principio di solidarietà su cui è fondato.
La precarietà ha mille volti: per evitare che i tagli previsti dalla manovra di rientro li spinga in una situazione ancora più dura e difficile, il Partito Socialista invita i Ticinesi a sostenere e firmare i referendum contro lo smantellamento dello Stato sociale durante la giornata di raccolta firme di domani, sabato 22 ottobre. Il PS sarà presente contemporaneamente, così come i suoi eletti e le personalità politiche, con delle bancarelle a Bellinzona (Viale Stazione / Vicolo Torre), Locarno (gioielleria ai piedi di Via delle Monache), Lugano (Via Pessina / Piazza Dante), Chiasso (Mercato), Mendrisio (Piazzale alla Valle), Tesserete (Via Canonica) dalle 9.00 alle 12.30 e a Biasca (davanti alla Coop) dalle 13.30 alle 17.00.