La popolazione di Bellinzona vuole dire la sua sulla clinica

La Sezione del Partito Socialista di Bellinzona ha consegnato oggi (foto1 foto 2) oltre 2000 firme contro la chiusura della clinica dentaria comunale. Il referendum si è reso necessario dopo che il Consiglio comunale aveva approvato il licenziamento di due dipendenti per chiudere la struttura.
La raccolta sostenuta dal Partito comunista da Gioventù comunista e da I Verdi ha superato le 1600 firme richieste per portare i cittadini di Bellinzona alle urne.
Si tratta di un’importante dimostrazione di attaccamento della popolazione al servizio pubblico ed in particolare ad una struttura attiva da oltre 30 anni nel nostro territorio.
Conservare tre posti di lavoro: il referendum si oppone alla soppressione di tre posti di lavoro in città solo perché le autorità non vogliono occuparsi della gestione del servizio pubblico.
Offrire un paragone per i prezzi: la clinica pubblica deve continuare ad essere un importante punto di riferimento per evitare che i prezzi dei dentisti privati aumentino.
Difendere le ricchezze della città: il Municipio e il Consiglio comunale di Bellinzona vorrebbero far pagare ai contribuenti 183 mila franchi per chiudere la clinica diminuendo l’offerta per la città e la regione. Le oltre 2000 firme raccolte chiedono invece che le autorità aprano finalmente gli occhi e vedano la situazione reale.
Anche nel 2009 infatti la clinica ha avuto una maggiore entrata di oltre 72 000 franchi. È quindi falso dichiarare che essa pesa sulle casse cittadine.

Per il Comitato della sezione PS di Bellinzona
Clio Rossi presidente

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