L’8 marzo manifestiamo insieme per i diritti delle donne

Il PS invita la popolazione a partecipare alla manifestazione dell’8 marzo a Bellinzona, per i diritti delle donne e contro le disuguaglianze. La parita? e? iscritta nella Costituzione da quasi 40 anni eppure i partiti borghesi e di destra, composti principalmente da uomini, ostacolano sistematicamente le misure concrete a favore della parita?. Non solo: la proposta del Consiglio federale di aumentare l’eta? di pensionamento a 65 anni per le donne senza adeguate compensazioni – dopo la decisione del Consiglio degli Stati che rinvia le misure minime per raggiungere la parita? salariale – non e? accettabile. E? ora di cambiare decisamente rotta e di concretizzare la parita?, oltre che sulla carta, anche nella realta?: l’8 marzo facciamo sentire la nostra voce!

Il Partito Socialista invita l’insieme della popolazione a partecipare alla manifestazione dell’8 marzo organizzata a Bellinzona in occasione della Giornata internazionale della donna e intitolata “Io l’8 ogni giorno”. Una manifestazione per i diritti delle donne, l’uguaglianza e la parita?, contro la discriminazione e ogni forma di violenza subita dalle donne.
L’uguaglianza tra donna e uomo e? iscritta nella nostra Costituzione da ben 37 anni. Eppure la disparita? salariale media tra le donne e gli uomini che non ha spiegazioni dal punto di vista dell’esperienza, della formazione o della competenza ammonta a 599 franchi al mese!
Sulla carta e a parole i partiti sono favorevoli all’uguaglianza, sia per quanto riguarda il riconoscimento delle donne nelle funzioni dirigenti, la rappresentanza femminile in politica e un migliore riconoscimento del ruolo della donna nella societa? in generale. Quanto pero? si tratta di passare dalle parole ai fatti, i partiti borghesi e la destra bocciano sistematicamente le proposte di misure concrete volte a giungere alla parita? nella realta?.

Lo dimostra il fatto che la maggioranza del Consiglio degli Stati, composta da 37 uomini e sole 7 donne, abbia deciso di rinviare in commissione la proposta della Consigliera federale Simonetta Sommaruga che vuole introdurre dei controlli salariali nelle aziende con piu? di 50 dipendenti. Si tratta di ottenere le informazioni direttamente dalle aziende, misurare con precisione l’ampiezza della disparita? salariale in seno alle imprese al fine di agire per combattere la disparita? salariale. Una misura concreta e fattibile, purtroppo gia? edulcorata in seno al Consiglio federale perche? non ha disposto delle sanzioni efficaci riguardo a disparita? osservate grazie a questo sistema. Ricordiamo che l’Islanda, ad esempio, ha deciso d’introdurre l’illegalita? della disparita? salariale tra uomo e donna: una legge che prevede delle sanzioni per le aziende e le agenzie governative che non pagano allo stesso modo le donne e gli uomini a parita? di mansioni.

I partiti borghesi e la destra, che contano tra le loro fila una netta maggioranza di uomini, hanno deciso di rinviare alle calende greche questa proposta concreta: la disparita? esige tuttavia che vengano prese delle misure concrete senza piu? esitazioni ne? inaccettabili giustificazioni, nel rispetto della Costituzione e dell’articolo che prevede la parita? tra donne e uomini.

E? ora di cambiare decisamente rotta: le misure concrete in favore dell’uguaglianza vanno favorite e implementate, non banalizzate e bocciate. La lotta contro ogni forma di discriminazione delle donne va intensificata e la parita? va realizzata, oltre che sulla carta, nella realta? dei fatti. L’8 marzo facciamo sentire la nostra voce.

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