Intervento GC Messaggio 6502 IP Art. 23 Lstip – S.Lurati

Quando si pone mano a modifiche legislative inerenti le prestazioni del datore di lavoro nei confronti delle proprie collaboratrici e collaboratori è buona regola non perdere di vista il quadro generale in cui queste modifiche andranno inserite ma anche il contesto generale che inquadra l’attività dei dipendenti in questo caso dell’amministrazione pubblica.
A maggior ragione ciò vale quando queste proposte di modifica vanno a toccare prestazioni a favore di chi per una ragione o l’altra viene a trovarsi per un periodo che può essere più o meno lungo magari anche definitivamente ad essere emarginato dal ciclo produttivo a causa di malattia o infortunio. Dunque si viene ad attuare un intervento che modifica di fatto le prestazioni retributive a beneficio di una serie di persone che non saranno nella maggior parte dei casi nella condizione di attuare nessuna resistenza al momento in cui loro malgrado saranno costretti ad usufruirne.
Bene ha quindi fatto il Consiglio di Stato ad approfondire la questione sollevata dal deputato Pinoja affrontandola da una prospettiva che ha favorito una visione a 360 gradi. Una prospettiva che ha permesso di valutare le eventuali conseguenze sotto tutte le sfaccettature che conseguiranno alla modifica legislativa richiesta. Ancor meglio ha fatto il relatore che con l’appoggio quasi unanime della Commissione della gestione ha ulteriormente approfondito la questione con particolare riguardo alla preoccupazione che assilla chi è costretto dalla malattia o dall’infortunio a ricorrere alla fine alle prestazioni reddituali a quelle delle indennità AI o dell’assicurazione infortunio.
Quindi anche il PS ha chiaramente valutato nel suo insieme la proposta uscita dalla Commissione e pur condividendola nel suo complesso assieme ad altri gruppi parlamentari ha comunque ritenuto necessario avanzare una proposta di emendamento volta a garantire di fatto un reddito integrale a quegli sfortunati che quasi certamente non potranno più riprendere l’attività lavorativa almeno nella forma pre malattia. Emendamento che approfondiremo in seconda battuta.
Ma il nostro partito ha pure analizzato l’opportunità o meno di mettere a carico delle collaboratrici e dei collaboratori un giorno di stipendio prima di ricevere quanto gli spetta in caso di malattia o infortunio. Una prassi ne conveniamo in auge anche in molti settori del privato. Ma diamine lo Stato a nostro modo di vedere dovrebbe dare il buon esempio e non incentivare prassi penalizzanti tanto più che nell’amministrazione è molto più facile controllare e reprimere gli abusi che in molti settori dell’economia.
Oltretutto partendo anche da considerazioni sulla composizione della manodopera che vede il genere femminile molto rappresentato e spesso con impieghi a tempo parziale. Una situazione che inevitabilmente comporta una maggiore esposizione al rischio di contagio attraverso la contiguità con i figli molto superiore a quella degli uomini anche se padri di famiglia. Una situazione quindi che penalizzerebbe ulteriormente coloro che a parole il Parlamento si è impegnato a sostenere maggiormente.
Il PS è quindi quasi completamente soddisfatto di quanto la Commissione gestione propone ( il quasi è legato al contenuto dell’emendamento) e pertanto sosterrà con convinzione il rapporto sottoscritto che lascia pure aperta la porta qualora ne valesse la pena al ricorso ad una riassicurazione esterna nei modi e nei tempi che il CdS ritenesse percorribili.

Saverio Lurati

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