Interrogazione – Combattere il lavoro nero nelle economie domestiche

17 aprile 2013

La nuova legge federale contro il lavoro nero entrata in vigore il 1.1.2008 ha semplificato notevolmente la procedura amministrativa (si parla di "procedura di conteggio semplificata") che permette ai datori di lavoro privati di ingaggiare personale di pulizia giardinaggio babysitting insegnamento ecc. versando i relativi oneri sociali. Inoltre sono previste sanzioni relativamente alte (fino a 5’000 franchi) per chi impiega personale domestico in nero.

In diversi Cantoni le nuove norme legali hanno portato a un aumento massiccio di notifiche. Nel Canton Zurigo per esempio fra il 2008 e il 2012 si registrano in media quasi 4000 notifiche all’anno provenienti dai datori di lavoro privati.1 A fine 2012 sempre nel Canton Zurigo c’erano circa 19’000 datori di lavoro privati registrati che impiegavano in totale oltre 30’000 persone. Inoltre ogni anno una settantina di casi di abusi vengono scoperti e multati. Fatte le debite proporzioni (nel Canton Zurigo c’erano a fine 2010 652’806 e in Ticino 151’833 economie domestiche) in Ticino dovrebbero esserci circa 4’500 datori di lavoro privati dichiarati con circa 7’000 impiegati.

Si segnala inoltre la pubblicazione nel 2012 di uno studio2 commissionato dalla Segreteria dello Stato dell’economia (SECO) che ha esaminato l’efficacia della nuova legge formulando tutta una serie di raccomandazioni. Secondo questo studio "il settore dei servizi domestici rimane un settore a rischio" (p. 12). Si raccomanda quindi di "continuare a dedicare la necessaria attenzione all’informazione del pubblico adottando adeguati provvedimenti a livello cantonale e nazionale" (p. 12).

Un’altra raccomandazione importante che emerge da questo studio è che occorrerebbe effettuare dei controlli a campione invece di agire solo su segnalazioni ("quando possibile gli organi di controllo dovranno svolgere una parte importante della loro attività nell’ambito dei controlli a campione" p. 24).

Si rammenta che il tema sollevato da quest’interrogazione è già stato affrontato in un altro atto parlamentare dei deputati socialisti (Raoul Ghisletta e Carlo Lepori interrogazione nr. 290.08 del 29.12.2008). A quest’interrogazione il Consiglio di Stato non ha mai risposto e la stessa è stata stralciata in aprile 2011 perché i due deputati non erano più in carica. I firmatari del presente atto parlamentare sollecitano quindi gentilmente il Governo a rispondere al presente atto parlamentare nei termini previsti dalla Legge sul Gran Consiglio e i rapporti con il Consiglio di Stato.

1. Dal 1.1.2008 ad oggi quanti datori di lavoro privati in Ticino hanno fatto uso della procedura di conteggio semplificata per dichiarare il personale impiegato nelle loro economie domestiche?

2. Quanti abusi sono stati scoperti e quante sanzioni sono state emesse in questo ambito?

3. L’Ufficio per la sorveglianza del mercato del lavoro del Cantone Ticino si basa solo su segnalazioni o procede anche a controlli a campione? Se no il Consiglio di Stato intende far propria la raccomandazione di effettuare controlli a campione per scoprire eventuali abusi?

4. Il Consiglio di Stato intende lanciare una nuova e incisiva campagna di informazione al fine di sensibilizzare sia i datori di lavoro privati sia il personale impiegato quanto all’importanza della dichiarazione e quindi della lotta al lavoro nero spiegando in particolare per quali motivi ciò sarebbe vantaggioso per tutte le parti coinvolte ma anche per la società intera.

Nenad Stojanovic e Saverio Lurati

Canevascini – Cozzaglio – Kandemir Bordoli – Lepori – Mariolini – Pronzini – Storni
1 Fonte: Neue Zürcher Zeitung 28 marzo 2013. http://www.nzz.ch/aktuell/zuerich/stadt_region/30-441-weisse-und-56-schwarze-schafe-1.18054937
2 Christian Bolliger e Marius Féraud "Legge federale concernente i provvedimenti in materia di lotta contro il lavoro nero (LLN). Rapporto finale" Berna: Büro Vatter 14 maggio 2012. http://www.seco.admin.ch/dokumentation/publikation/00008/00022/05042/index.htmll?lang=it

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