Interrogazione “Assistenza, Assegni famigliari integrativi e Assegni famigliari di prima infanzia”

Oggi, venderdì 23 giugno, sono stati pubblicati i dati relativi all’assistenza di marzo 2017, che contengono una importante novità: vengono segnalati anche il numero di minorenni beneficiari tramite i genitori di assegni famigliari di complemento (AFI/API).

Questi dati evidenziamo come i beneficiari di assistenza continuino ad aumentare e purtroppo come fra questi continui ad aumentare il numero di minorenni, che ormai raggiungono i 1772, ossia 32 in più (+1.8%), rispetto allo scorso mese. Un dato allarmante!

Ivo Durisch ha inoltrato un’interrogazione al riguardo, a nome del Gruppo PS in Gran Consiglio, la quale pone al Governo 3 domande, a seguito della premessa:

“Se è vero che inizialmente questi assegni volevano e riuscivano a evitare a molte famiglie di dover ricorrere all’assistenza permettendo loro di avere nel contempo un budget mensile leggermente superiore al minimo assistenziale  ebbene oggi questo obbiettivo, come evidenziato dai dati, rischia di vanificarsi almeno parzialmente!

Infatti sempre più famiglie, pur percependo gli assegni famigliari di complemento, devono ricorrere all’assistenza, perché, nonostante abbiano diritto all’importo massimo, hanno ancore un reddito disponibile inferiore alla soglia dell’assistenza.

Diversamente da quanto affermato, nel caso la famiglia sia costretta a chiedere l’assistenza, non si può più nemmeno affermare che questi assegni garantiscono il reddito ai figli.

La realtà infatti è che tutti i membri del nucleo famigliare, figli compresi, vivono con quanto riconosciuto dai parametri dell’assistenza. Poco importa, per chi li riceve, se i soldi per una questione di competenza legislativa, vengono versati da una o dall’altra cassa: la situazione economica della famiglia rimane di grande povertà!

Ricordiamo che il massimo percepito con gli assegni famigliari integrativi (AFI) per i primi due figli è di 762 franchi al mese cadauno, cifra sicuramente non sufficiente a garantirne la sussistenza.

Il dato importante è che il numero di famiglie e figli al beneficio sia di assegni che di assistenza continua ad aumentare.

La perdita di efficacia degli assegni nel raggiungere i suoi scopi, con l’effetto di rendere più poveri i figli di molte famiglie, è dovuta ai recenti tagli alla spesa che hanno comportato modifiche in materia di politica famigliare: il reddito ipotetico, l’aumento del periodo di carenza e l’abbassamento delle soglie di intervento.

Fatte queste precisazioni prendiamo atto positivamente del fatto che abbiamo dei dati più dettagliati, fatto forse dovuto proprio al recente importante aumento dei minorenni in assistenza, e ne approfittiamo per chiedere al lodevole Consiglio di Stato:

  1. di fornirci l’evoluzione per mese negli anni (almeno dal 2011) del numero di unità famigliari e persone (globali e divise tra genitori, figli e minorenni) beneficiarie/i di Assegni famigliari integrativi e nonostante ciò al beneficio anche dell’assistenza, di fornirci anche le cifre percentuali rispetto al numero di beneficiari di assegni famigliari integrativi e rispetto al numero di beneficiari di assistenza;
  2. di fornirci l’evoluzione per mese negli anni (almeno dal 2011) del numero di unità famigliari e persone (globali e divise tra genitori, figli e minorenni) beneficiarie/i di Assegni famigliari di prima infanzia e nonostante ciò al beneficio anche dell’assistenza, di fornirci anche le cifre percentuali rispetto al numero di beneficiari di assegni famigliari di prima infanzia e rispetto al numero di beneficiari di assistenza;
  3. di fornirci l’evoluzione per mese negli anni (almeno dal 2010) del numero di unità famigliari, con figli nell’età del diritto agli assegni famigliari di complemento, e persone (globali e divise tra genitori, figli e minorenni) beneficiarie/i di assistenza ma non di assegni di complemento.”

 

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