Interrogazione – Asili nido ancora insufficienti e mal finanziati

Premessa

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Nel maggio 2010 veniva inoltrata da parte della Commissione delle petizioni e dei ricorsi (CPR) la mozione ‘Rivedere le modalità di finanziamento dei nidi d’infanzia” con cui si chiedeva in primo luogo di riequilibrare gli apporti finanziari del Cantone dei Comuni e delle famiglie. In effetti se il Cantone contribuisce con circa il 30% la partecipazione dei Comuni è poco più del 7% (dati 2010) e quindi il rimanente troppo rimane a carico delle famiglie.
La mozione faceva seguito ad una petizione "Sì all’aumento degli asili nido! Basta con il dumping salariale" presentata il 17 giugno 2008 dall’Unione sindacale svizzera Ticino e Moesa che postulava un potenziamento delle strutture di accoglienza per la prima infanzia e un miglioramento delle condizioni di lavoro per il personale.
La mozione (che avevo sottoscritto) era il risultato di un compromesso faticosamente raggiunto in commissione sulla risposta da dare alla petizione sindacale.

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Sono passati due anni e mezzo ma da parte del Consiglio di Stato non è ancora giunto alcun segnale in merito. Nel frattempo il numero degli asili è aumentato di qualche unità ma la situazione rimane del tutto insoddisfacente. A scadenze regolari infatti si ha notizia di famiglie che hanno difficoltà a trovare un posto per i loro figli o sono scoraggiate da rette troppo elevate.
Nel prossimo futuro le richieste potranno essere ancora maggiori in quanto a seguito del concordato HarmoS i bambini di tre anni nati tra agosto e dicembre saranno esclusi dalla scuola dell’infanzia.

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Chiedo quindi al Consiglio di Stato:

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1. Quando intende prendere posizione sulla mozione della CPR?

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2. Qual è al momento attuale (dati aggiornati) la ripartizione della spesa tra Cantone Comuni e famiglie?

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3. È allo studio una revisione completa delle modalità di finanziamento degli asili nido?

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4. A che punto sono le trattative per i contratti di lavoro del personale impiegato negli asili nido? Il Consiglio di Stato intende farsi parte attiva per promuovere un contratto collettivo di lavoro in questo settore?

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5. Si prevede un potenziamento degli asili nido per accogliere anche i bambini di tre anni che con l’applicazione del concordato HarmoS non potranno più frequentare la scuola dell’infanzia?

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Con la massima stima
Francesco Cavalli

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