Iniziativa 99%

Ecco un numero che dovrebbe farci riflettere. Molti, moltissimi: noi. Il 99% rappresenta chi, pur avendo un lavoro, fatica ad arrivare alla fine del mese; chi deve sostenere due lavori per riuscire a pagare le bollette, perché il salario percepito è insufficiente per mantenere la famiglia, perché il rischio di povertà aumenta e te lo senti addosso, con gli affitti che non diminuiscono, i premi e i costi per la salute si fanno sempre più opprimenti. Nella ricca Svizzera, anche se in forme diverse, noi facciamo parte di quel 99% di persone che non possono mai stare davvero tranquille. Ricco è soltanto l’1% della popolazione. Ricco non è chi vive del proprio salario e dei propri legittimi risparmi ma chi si è arricchito, e si arricchisce, grazie al reddito di un’immane sostanza e del lavoro degli altri.

Dentro quel 99% coesitono professioni, realtà, sensibilità, situazioni sociali diverse. E ci sono le donne, quelle che sono doppiamente sfavorite, perché non solo guadagnano meno, ma esercitano mansioni e compiti familiari e di assistenza non riconosciuti e non retribuiti. La povertà per molte persone è dietro l’angolo anche per chi lavora e le donne – lo abbiamo potuto constatare durante quest’ultimo periodo – ne sono sempre maggiormente colpite. Questa iniziativa mira a ridistribuire la ricchezza a favore di tutti e di tutte (il 99%) e quindi anche ad appianare questo divario, questo squilibrio che sfavorisce in modo evidente le donne. Rimettiamo il lavoro salariato al centro, valorizzando la persona e la sua qualità di vita. Quel 99% sei tu, siamo noi, e noi siamo persone! Con le entrate ricavate grazie all’iniziativa si potrebbero finanziare più agevolmente le politiche sociali, sostenendo più asili nido, strutture di assistenza, doposcuola, strutture di svago e interazione, per sgravare le donne di quel carico che, ancora, si asserisce debba essere un compito escusivamente femminile. Obiettivo fondamentale per le donne, per le famiglie e per il mondo del lavoro è l’instaurazione di una reale parità di genere, con una concreta possibilità di conciliare la vita privata e familiare con la propria professione.

L’iniziativa 99% intende valorizzare il lavoro salariato rispetto al reddito della sostanza ma, soprattutto, vuole dare una risposta ai problemi causati dal precariato, dal lavoro atipico e saltuario e combattere la disoccupazione. L’iniziativa, che voteremo il 26 settembre, vuole, fra le altre cose, valorizzare l’immane lavoro svolto dalle donne e favorire una reale ridistribuzione della ricchezza, abolendo i privilegi fiscali esistenti, evitando di introdurne di nuovi.

La 99%, insomma, è una risposta vera ai problemi sociali provocati dalle disuguaglianze e una questione di giustizia, affinché una minoranza di straricchi non continui a diventare sempre più ricca, mentre la classe media si impoverisce e i poveri diventano sempre più poveri. Quel 99% sei tu, sono io: siamo noi!

Articolo di Mattea David apparso su La Regione il 19 luglio

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