Oltre al dramma della pandemia il 2020 sembra caratterizzato da un altro fenomeno che mette in fila eventi tragici: gli incidenti sul lavoro!
È recente (9 novembre 2020) la notizia dellennesimo incidente sul lavoro, dove un operaio è rimasto ferito gravemente alla gamba dopo averla incastrata sotto lescavatore. Ma non possiamo certo dimenticare che esattamente un mese prima a Gordola un operaio, padre di famiglia di soli 52 anni, ha perso la vita schiacciato da un cassero. E le vittime sono già 4, il doppio di quelle (già troppe!) registrate nel 2019.
Non si può, non si deve morire sul lavoro!
Il susseguirsi di questi avvenimenti è inutile dire che desta grande preoccupazione. Sebbene arrivavamo da anni di miglioramento, in termini di dati, rispetto agli incidenti, questo 2020 perlomeno per quel che riguarda le vittime sembra in controtendenza, nonostante il periodo di chiusura a causa della pandemia. O è forse proprio questo contesto di instabilità economica che porta ad aumentare la pressione sulle maestranze, in modo da ridurre i tempi e ridurre la spesa?
Se è vero che il rischio 0 non esiste, da persona che ha lavorato e vissuto i cantieri sia in veste di apprendista e poi operaio elettricista (Fabrizio Sirica), sia come sindacalista, sono dellidea che ci sia ancora molto margine di manovra, ad esempio nellambito dei controlli e nella maggior responsabilizzazione delle imprese, oggi troppe responsabilità sono scaricate su chi lavora, fatto che riduce il controllo interno da parte dellazienda.
Sempre in ambito di controllo va poi detto che le modalità di controllo adottate dalla SUVA sono semplicemente ridicole. La Suva avvisa in anticipo lazienda che verrà ispezionata. In questo modo si creano delle situazioni artificiali
Un altro aspetto che evidentemente influisce è il ridursi, sempre maggiore, delle tempistiche di consegna e la guerra dei prezzi soprattutto in ambito edile e artigianale. Questi elementi pressano gli operai e sono il terreno fertile per quellerrore umano che è alla base di molti incidenti, anche fatali.
Come rappresentanti del popolo nelle istituzioni dobbiamo quindi urgentemente, tutti, domandarci come migliorare le misure preventive da mettere in campo e come evitare che succedano ancora.
A seguito di questa premessa chiediamo al Consiglio di Stato:
- Comè landamento della situazione?
- Il Consiglio di Stato come valuta lincremento dei decessi dovuti ad incidenti sul posto di lavoro?
- In che modo si può intervenire, a livello cantonale, per migliorare la prevenzione?
- Quali tipi di controlli vengono eseguiti? È possibile incrementare da parte del Cantone i controlli?
Per il gruppo PS: Fabrizio Sirica primo firmatario