Il DSS stima che, in caso di approvazione dell’iniziativa per premi meno onerosi il prossimo 9 giugno, la Confederazione dovrà versare al Canton Ticino quasi 400 milioni di franchi in più all’anno. Un importante aiuto non solo per sostenere il ceto medio di fronte ai premi in forte aumento, ma la possibilità concreta di risanare definitivamente anche le finanze pubbliche del Cantone.
Come apparso sulle colonne del Corriere del Ticino del 16 maggio, il Dipartimento della sanità e della socialità stima che la Confederazione dovrà versare una cifra tra i 370 e i 390 milioni di franchi al nostro cantone in caso di approvazione dell’iniziativa per premi meno onerosi. L’iniziativa, sottoposta a voto popolare il prossimo 9 giugno, chiede di limitare i premi di cassa malati al massimo al 10% del reddito disponibile e di introdurre una chiave di riparto dei costi tra Cantoni (1/3) e Confederazione (2/3). Così facendo si chiede alla Confederazione di assumersi le proprie responsabilità di fronte all’esplosione dei costi della salute e di non lasciare soli i cantoni nell’affrontare la spesa sempre crescente dei sussidi di cassa malati. Si tratta di una cifra notevole, che avrebbe un impatto risolutivo sulle fragili finanze cantonali.
Potremmo così mettere definitivamente in pensione l’inutile Decreto Morisoli. Basti pensare che il Consuntivo 2023 ha chiuso con un disavanzo d’esercizio di -121 milioni di franchi e che, a termine di paragone, la ridistribuzione degli utili della Banca Nazionale attesa per il 2024, e mai arrivata, ammontava a 137 milioni di franchi: molto meno in confronto dei 400 milioni attesi in questo caso.
Questa ridistribuzione di risorse della Confederazione andrebbe a compensare il fatto che – a causa anche della particolare situazione sociodemografica e socioeconomica – il Ticino subisce i premi di cassa malati tra i più alti e contemporaneamente gli stipendi i più bassi in assoluto. Potremmo in questo modo finalmente anche correggere le evidenti distorsioni dell’attuale sistema di perequazione finanziaria intercantonale, che vede il Ticino ricevere “solo” 86,8 milioni di franchi contro i 235 milioni dei Grigioni, gli 884 milioni del Vallese, senza parlare di Berna con i suoi 1,3 miliardi di franchi di entrate dalla perequazione.
Approvare l’iniziativa non significa quindi unicamente dare un aiuto concreto al ceto medio e alle famiglie più fragili per far fronte alla follia dei premi di cassa malati, ma si tratta anche di un gesto di responsabilità per le finanze del Cantone.
Ci aspettiamo quindi che tutte le forze politiche ticinesi a cui stanno a cuore le finanze cantonali colgano questa irripetibile occasione per difendere gli interessi della nostra popolazione.
Per questo motivi il PS Ticino ribadisce il proprio sostegno all’iniziativa per premi meno onerosi e invita la cittadinanza a sostenerla alle urne il 9 giugno.
Laura Riget, copresidente PS
Danilo Forini, granconsigliere PS