I criteri per unimposta di circolazione equa e corretta sono in discussione da sempre: il peso? La potenza? Le emissioni di anidride carbonica? Di gas inquinanti? Lunica certezza degli iniziativisti è che limposta di circolazione in Ticino è più cara che in altri cantoni
Se volessimo tenere conto dei costi della circolazione stradale non solo per la costruzione e la gestione delle strade, ma anche dei costi e dei danni causati alla salute e allambiente, limposta da pagare dovrebbe essere almeno il triplo (come leggo nellopuscolo cantonale a pag. 18 «Costi indiretti non conteggiati»)! Se vogliamo unimposta di circolazione in linea con gli altri cantoni, rimane aperto il quesito iniziale: che criteri usare?
Liniziativa propone di considerare solo le emissioni di anidride carbonica (CO2), gas che causa il riscaldamento globale e che è sicuramente un parametro importante. Tenendo conto solo di questo criterio, però, auto elettriche di lusso pagherebbero solo il valore minimo di 120 franchi: auto che con il loro peso contribuiscono più di unutilitaria allusura delle strade. Mentre auto più piccole, ancora a combustione, pagherebbero molto di più. Sembra ragionevole quindi quanto proposto dal controprogetto deciso dal Gran Consiglio: teniamo conto in maniera adeguata delle emissioni di CO2, della potenza e della massa del veicolo. I costi complessivi per le cittadine e i cittadini automobilisti diminuiscono, ma sono distribuiti più equamente. Tutti noi, anche chi non fa uso di unauto privata, continueremo a pagare i costi indiretti per la nostra salute e i danni ambientali. Ma questo aspetto non fa parte delle domande che ci sono poste domenica prossima.
Quindi: Sì al controprogetto, No alliniziativa! E scegliamo il controprogetto nella domanda sussidiaria.
Articolo di Carlo Lepori, apparso su La Regione il 27 ottobre