Con l’adeguamento al Decreto federale concernente la rete delle strade nazionali messo in consultazione dalla Confederazione è prevista l’inclusione nella rete nazionale delle tratte Stabio-Gaggiolo e A2-A13.
Tratto Mendrisio Stabio e Stabio-Gaggiolo
Il PS cantonale nella sua risposta ribadisce la sua ferma opposizione al progetto orientato a completare la Stabio-Gaggiolo e a potenziare (raddoppio delle corsie) la Mendrisio-Stabio in quanto l’operazione tenderebbe a incrementare il traffico parassitario di transito di merci e persone da e verso Varese e Genova e anche tra Varese e Como.
Tutto questo in una regione il Mendrisiotto già troppo compromessa e seriamente inquinata.
Pertanto il PS chiede di non inserire questo tratto stradale nelle strade nazionali e chiede pure che l’eventuale inclusione venga preceduta da una votazione cantonale.
Collegamento A2-A13
Per il collegamento A2-A13 il PS sollecita un adeguamento improntato al consenso e rispettoso delle condizioni che lo speciale gruppo di lavoro ha posto lo scorso mese di settembre. Rileva che il potenziale per migliorare il modal split a favore dei mezzi pubblici di trasporti diventa con la realizzazione della galleria ferroviaria di base del Ceneri e della bretella che collega Locarno direttamente a Lugano. Chiede che si tenga conto delle nuove possibilità di organizzazione del traffico privato («car sharing» e organizzazione del trasporto tra lavoratori di una stessa azienda) e che l’adeguamento persegua scopi di sicurezza e qualità di vita per le popolazioni toccate dalla tratta e permetta lo sviluppo della mobilità lenta.
Più in generale il PS persegue una politica sul lungo termine tendente a contenere l’aumento del traffico motorizzato individuale puntando invece su una mobilità pubblica o anche individuale più organizzata e razionale. La gestione e la progettazione di vie di comunicazione dovrebbero già ora tenere presente questi obiettivi di sostenibilità abbandonando la classica visione sistematicamente perseguita negli ultimi 50 anni. In questo senso va sostenuta l’intermodalità tra traffico lento e pubblico. Vanno inoltre sostenute le nuove forme di organizzazione collettiva dei trasporti: si pensi al «car sharing» o alle opportunità offerte dall’informatica per organizzare i trasporti tra i dipendenti di una stessa azienda segnatamente i pendolari.
Infine la Sezione ticinese del PS è fermamente preoccupata per le crescenti voci basate su un sondaggio del 2003 a favore del raddoppio della galleria del San Gottardo. Ricordiamo che con la votazione del 2004 i 2/3 degli elettori ha detto NO al raddoppio della galleria. Da allora nulla di sostanziale è avvenuto semmai si è assistito all’ulteriore peggioramento delle condizioni territoriali e ambientali che mettono ancor meglio in luce la necessità per il Ticino di puntare su AlpTransit e sul suo completamento verso Sud. Le risorse finanziarie vanno piuttosto impiegate se si vuole restare in ambito stradale – per il risanamento dei danni ambientali e territoriali provocati lungo tutta la A2 ticinese.