La direzione del PS Ticino prende atto delle dimissioni di Evaristo Roncelli dalla carica di vicepresidente e se ne dispiace. Reputiamo che si tratti però di un gesto politicamente dovuto: non ha senso ricoprire la carica di vicepresidente di un partito se non ci si identifica nel progetto che si sta cercando costruire basato su due pilastri. Da una parte costruire un polo progressista unito e forte, vera e unica alternativa alla Destra, che concili la giustizia sociale a quella ambientale per affrontare le sfide epocali legate al mercato del lavoro, alla crisi climatica nonché alle crescenti disuguaglianze accentuate dallinflazione. Dallaltra parte un progetto di rinnovamento, che riconosca limportanza e il valore dei giovani, coloro che vivranno sulla propria pelle le conseguenze delle decisioni politiche prese oggi, dando loro meritato spazio politico e non usandoli unicamente come alibi.
Appellandosi a presunte differenze politiche, si sottace la vera questione: chi saranno le due persone scelte dal Congresso per essere candidate sulla lista Socialisti e Verdi per il Consiglio di Stato. Il congresso è il luogo adatto per affrontare le discussioni sulle proposte politiche e per decidere in maniera trasparente e democratica sulle candidature per il Governo. Esprimiamo quindi il nostro rammarico per linasprimento dei toni e le critiche ingiustificate sulle mancate possibilità di dibattito. Da parte nostra attendiamo serenamente il congresso e siamo fiduciosi che la base del partito confermi nuovamente questo progetto di alleanza rosso-verde e di rinnovamento, essenziale per affrontare i crescenti problemi del Cantone e le difficoltà della popolazione ticinese. Nel frattempo abbiamo pubblicato la bozza di piattaforma di governo elaborata assieme a I Verdi, esortiamo chi, allinterno del partito, non si riconoscesse appieno in queste rivendicazioni a inviare emendamenti, per un un sano confronto sui temi.
Laura Riget e Fabrizio Sirica, copresidenza PS Ticino