Il Partito Socialista con le Officine FFS di Bellinzona

Risoluzione del Comitato cantonale del 11 maggio.

 

Il 12 novembre 2013, le Ferrovie Federali Svizzere (FFS), dopo una lunga trattativa con la Commissione del personale e i sindacati (e in presenza del DFE) hanno sottoscritto la convenzione che ha dato vita al Centro di Competenza in materia di mobilità sostenibile e ferroviaria presso le Officine FFS di Bellinzona, ideato a seguito dell’iniziativa popolare per la creazione di un polo tecnologico-industriale nel settore del trasporto pubblico, lanciata durante lo sciopero del 2008 e sostenuta da ben 14’768 firme.

Ad oggi le FFS non hanno in alcun modo tenuto fede agli impegni sottoscritti: le ore di lavoro del 2016 risultano essere del 20% circa inferiori rispetto a quelle del 2013.

Lo scorso 26 febbraio il personale delle OBe avevano adottato una loro risoluzione all’indirizzo delle FFS nella quale chiedevano:

  • La fornitura di volumi di lavoro analoghi a quelli del 2013.
  • La sospensione immediata di ogni ulteriore trasferimento in altra sede di attività svolte finora alle Officine di Bellinzona.
  • La cancellazione di ogni misura di riduzione dell’effettivo di personale e l’adozione di una politica di consolidamento e ampliamento delle competenze volta all’ottenimento di nuovi incarichi.
  • Il ritorno alle Officine di attività trasferite in altre sedi dal 2013 al 2015.
  • La realizzazione degli investimenti necessari per poter effettuare alle Officine FFS di Bellinzona i compiti di manutenzione qualificati, atti a rafforzarne la funzionalità e il ruolo a lungo termine quali la revisione della flotta TILO stazionati in Ticino, o di altri componenti o delle locomotive multisistema.
  • Il coinvolgimento delle Officine nelle procedure di attribuzione degli incarichi di manuntenzione futuri (per esempio i nuovi treni Alptransit).
  • La concretizzazione delle misure sottoscritte relative all’autonomia organizzativa, operativa e finanziaria delle officine.
  • La sospensione di qualsiasi misura che mini l’integirtà delle spazi Officine FFS di Bellinzona.
  • La trasmissione al Centro di competenze di progetti suscettibili di dare nuovi impulsi alle Officine.

 

Ricordiamo che la città di Bellinzona, proprio a salvaguardia dello scopo industriale del sedime delle OBe ha modificato il proprio piano regolatore inserendo delle norme molto rigide che ne vincolano l’utilizzo dell’area.

Ricordiamo altresì che lo stesso Canton Ticino attraverso il suo governo, si è fatto promotore della creazione del Centro di Competenze che dovrebbe mantenere, sviluppare, diversificare ed aumentare i volumi di lavoro presso le Officine.

Alla luce di quanto sopra esposto e dalle risposte evasive ricevute dalle FFS che vanno a minare probabilmente in modo definitivo, il futuro delle Officine stesse, del Centro di

Competenze e della destinazione del sito, il comitato cantonale del Partito Socialista adotta la seguente risoluzione:

 

  • Invita il consiglio di Stato a fare pressioni sulle FFS affinché vi sia il rispetto degli accordi sottoscritti nel 2013.
  • Esorta la propria deputazione in Gran Consiglio ad intraprendere tutti i passi necessari per coinvolgere il resto del Gran Consiglio a fare altrettante pressioni sulle FFS visto anche l’imminente apertura di Alptransit.
  • Chiede alla propria deputata alle Camere Federali di sensibilizzare l’intera deputazione ticinese sulla grave situazione che si è venuta a creare presso le OBe e che la stessa deputazione si faccia promotrice di fare pressioni a più livelli alla direzione delle FFS per il rispetto totale degli accordi sottoscritti.

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