Il mio bilancio di legislatura

In campagna si sentono tante promesse. Io preferisco far parlare i fatti: ecco alcuni dossier ai quali ho collaborato in questa mia prima legislatura in Gran Consiglio. Grazie alla mia proposta il materiale di voto e le informazioni sui servizi pubblici in “lingua facile” sono diventati realtà. Assieme a Raoul Ghisletta ho inoltre portato avanti il riconoscimento della lingua dei segni e dei diritti delle persone con disabilità, sostenuto poi alle urne a grandissima maggioranza. Si tratta di due importanti passi per una società più inclusiva! Sono stata relatrice del Messaggio ProSan, un pacchetto di misure per rafforzare la formazione in ambito sociosanitario. Una decisione necessaria, ma ora bisogna migliorare anche le condizioni di lavoro e contrastare l’abbandono precoce della professione. Sempre in questo ambito, sono stata molto attiva per combattere l’esplosione dei premi di cassa malati che pesano sempre di più sul budget delle economie domestiche. La mia iniziativa parlamentare, affinché nessuno debba pagare per i premi più del 10% del reddito disponibile, è stata respinta dal Parlamento senza alcun controprogetto. Questo ci ha spinti a ripresentare la proposta nella forma di un’iniziativa popolare.
Un altro tema che mi ha visto impegnata in prima linea, è stato l’introduzione della legge sul salario minimo e l’iniziativa popolare lanciata dal Ps per aumentarne la soglia a 21,50 Chf. Questa è stata una vittoria per tutta l’area progressista. Con questa legge abbiamo fatto un primo passo per combattere la precarietà nel mondo del lavoro, ora bisogna migliorarla e garantire davvero dei salari dignitosi. Con la vostra fiducia, continuerò volentieri questo mio impegno per un Ticino più solidale e inclusivo.

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