A differenza degli altri partiti di governo che stanno dando al Paese un’indecorosa immagine di sé stessi all’insegna della confusione della contraddizione e del disorientamento il PS prosegue diritto per la propria strada in materia di bilancio dello Stato. Si tratta di una semplice questione di serietà.
Il gruppo parlamentare mantiene quindi la propria posizione coerente e responsabile nei confronti delle istituzioni ragione per la quale entrerà in materia nel merito del Preventivo 2013 respingendo alcuni tagli e penalizzazioni e proponendo misure alternative che consentiranno ai conti 2013 di chiudere in autofinanziamento positivo e di spianare la strada ad un risanamento strutturale delle finanze cantonali negli anni successivi.
Di conseguenza:
– no al taglio salariale del 2% sui dipendenti dello Stato (proprio ieri il Nazionale ha bocciato massicciamente un’analoga proposta del 2% sul personale della Confederazione);
– no ai tagli dell’18% sulle istituzioni sociali ed enti terzi;
– modulazione del contributo dei Comuni sui rispettivi indici di forza finanziaria.
Attraverso la cessione di beni immobili all’istituto di previdenza dello Stato e di una loro rivalutazione si potrà giungere a pareggiare l’antità dei tagli cui si rinuncia ottenendo per gli anni futuri anche un piccolo beneficio in termini di saldo sugli oneri conseguenti a questa cessione.
Con queste premesse il gruppo PS è pronto ad entrare nel merito di un preventivo 2013 emendato ritenuto che quello proposto con il proprio rapporto si attesterà sui 180/182 milioni di disavanzo alla gestione corrente e di conseguenza una ventina di milioni di autofinanziamento positivo.
In una congiuntura economica come l’attuale il gruppo PS ritiene che si debbano perseguire politiche espansive di stampo keynesiano e non una controproducente compressione della spesa pubblica del servizio pubblico e del sostegno alla popolazione.
