Il fenomeno dei subappalti a catena frequente soprattutto nel settore dell’adilizia e dell’artigianato (ma non solo) rappresenta un serio problema che provoca dumping salariale mancanza di rispetto dei contratti collettivi di lavoro e di fatto contribuisce a trasferire i posti all’astero. Secondo il Partito Socialista la recente decisione del Consiglio Nazionale di non occuparsene è grave perché mostra ancora una volta con chiarezza la volontà di una maggioranza sorda alle preoccupazioni delle cittadine e dei cittadini delle lavoratrici e dei lavoratori.
Una soluzione c’era: la proposta del Partito Socialista Svizzero di introdurre la responsabilità solidale per cui le imprese dovrebbero essere responsabili nei confronti delle ditte a cui affidano i subappalti. Questa soluzione non è utopica: in Austria ad esempio esiste da tempo e funziona.
Fatta propria dalla commissione dell’aconomia e dei tributi del Consiglio nazionale purtroppo questa proposta è stata respinta dalla maggioranza del Parlamento grazie a un’alleanza tra UDC e numerosi liberali e PPD. Peccato: così si sarebbe data una risposta concreta alle rovinose condizioni del subappalto a catena. Situazione che non solo sfrutta i lavoratori e le lavoratrici ma provoca anche una pressione verso il basso dei salari degli altri lavoratori e danneggia le ditte che lavorano con salari corretti e a condizioni di lavoro locali. Risultati: salari da fame e condizioni di lavoro indegne in particolare nelle regioni di frontiera.
Attendiamo ora che il capo del Dipartimento dell’aconomia Johann Schneider-Ammann dia seguito alle dichiarazioni fatte davanti al Consiglio Nazionale. E che entro l’autunno si chini sul problema del subappalto e porti delle proposte serie e attuabili per combattere i fenomeni del dumping salariale che ne consegue.
A parole tutti i partiti chiedono misure più efficaci per combattere il dumping sociale e salariale e a favore delle lavoratrici e dei lavoratori indigeni. Ma poi nei fatti i partiti borghesi si oppongono proprio a quelle misure che potrebbero combattere questi fenomeni e così facendo rifiutano di proteggere i lavoratori e le lavoratrici e i loro salari.
Per il PS
Marina Carobbio Guscetti
consigliera nazionale
079 214 61 78