Il Comitato Cantonale del PS Ticino discute di adozioni internazionali e del ruolo dello Stato

Si è tenuto questa sera il Comitato Cantonale del Partito Socialista Ticino. Nella prima parte della serata si è affrontata la delicata questione delle adozioni internazionali, in particolare alla luce della proposta di divieto assoluto avanzata dal Consiglio federale. Tristana Martinetti ha presentato l’associazione “Gruppo adozione famiglie Svizzera” (Gafs), nata in risposta a questo progetto, illustrandone la genesi e gli obiettivi. Mentre nella seconda parte della serata si è discusso del ruolo dello stato e dell’iniziativa UDC per diminuire i dipendenti pubblici. In conclusione di serata, Laura Riget ha ricordato il caso della famiglia curda Pokerce, che rischia l’espulsione e per la quale è stata avviata una petizione per impedirne l’allontanamento.

Questa sera si è tenuto il comitato cantonale del Partito Socialista Ticino. Nel suo discorso la copresidenza ha affrontato, il tema della speranza nella pace al livello europeo e mondiale e il ruolo centrale del Partito Socialista nell’affrontare con soluzioni concrete contro l’aumento dei premi di cassa malati. Ricordando la giornata tematica “cara cassa malati…” organizzata dal PS Ticino il 29 marzo a Lugano, all’USI.

Tristana Martinetti ha poi presentato l’associazione Gafs. Associazione che si oppone al divieto assoluto di adozioni internazionali, proposto dal Consiglio federale, ritenendolo una misura eccessiva. Tristana Martinetti ha sottolineato come le famiglie adottive abbiano l’esperienza diretta necessaria per contribuire al dibattito e ha evidenziato che l’adozione internazionale rappresenta per molti bambini l’ultima possibilità di avere un futuro.

Durante la riunione, il Comitato Cantonale ha approvato una lettera aperta indirizzata alla Frazione socialista a Berna, per esprimere il dissenso contro la proposta di divieto delle adozioni internazionali.

Oltre alla questione delle adozioni, il Comitato Cantonale ha affrontato il tema più ampio del ruolo dello Stato nella società. Partendo dall’attualità e nello specifico dall’iniziativa UDC che chiede di licenziare centinaia di dipendenti pubblici, Pietro Snider e Niccolò Mazzi-Damotti hanno proposto alcune considerazioni generali sul ruolo e le contrapposte visioni dello Stato nella società di oggi, con particolare riferimento alla situazione in Ticino. Il punto centrale della discussione è stato sottolineare come lo Stato non sia un’entità astratta che ruba dalle tasche dei cittadini, ma – al contrario – sia un ente composto da cittadini che aiutano altri cittadini occupandosi professionalmente di questioni di vario tipo, nel loro interesse.

In conclusione di serata, Laura Riget ha ricordato il caso della famiglia curda Pokerce, che rischia l’espulsione e per la quale è stata avviata una petizione per impedirne l’allontanamento. Su questa vicenda, la nostra consigliera Marina Carobbio Guscetti si è impegnata a portare il caso all’attenzione del Consiglio di Stato per impedirne l’espulsione.


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