Il PS denuncia: «la soluzione proposta dal CF non riguarda i cittadini dell’uE come volevasi dimostrare!»
Ieri il Consiglio federale ha presentato la sua soluzione per l’attuazione dell’articolo 121a della Costituzione introdotto l’anno scorso con l’iniziativa contro l’immigrazione. Contrariamente a quanto molti hanno pensato di leggervi per i sostenitori dei contingenti quale soluzione dei problemi generati dall’accordo sulla libera circolazione delle persone la soluzione proposta ieri equivale a una beffa.
La modifica della Legge sugli stranieri prevede esplicitamente l’applicazione integrale dell’accordo sulla libera circolazione per l’immigrazione dall’unione europea!
Ciò significa che l’immigrazione dall’unione europea (per il Ticino quella dall’italia e specialmente i frontalieri) continuerà a essere gestita sulla base della libera circolazione a meno che si arrivi a un nuovo accordo. E sappiamo tutti che la trattativa è estremamente difficile e le probabilità di riuscita sono molto scarse.
Non sono contingentati in ogni caso i «padroncini» i lavoratori distaccati e men che meno i permessi di breve durata. Situazioni ricorrenti in Ticino che contribuiscono in modo determinante alla precarizzazione del mondo del lavoro.
Questo significa che per il Ticino i contingenti non sono la soluzione dei problemi creati dalla libera circolazione problemi che esistono e mettono in difficoltà il nostro mercato del lavoro. Problemi che devono essere affrontati immediatamente con misure interne: salari minimi contratti collettivi di obbligatorietà generale controlli sistematici e adeguati offensiva per la formazione migliore conciliabilità di lavoro e famiglia protezione per i lavoratori sopra i 50 anni ecc. Misure che dipendono solo dalla volontà politica interna e non da accordi con l’astero.
È la strada che il PS ha indicato prima e dopo il 9 febbraio e che ora si ripresenta come l’unica strada percorribile.