Gravi ritardi sul fondo contro la speculazione immobiliare

Il Gruppo parlamentare socialista chiede al Consiglio di Stato di presentare entro la fine del mese gli articoli di legge mancanti nel messaggio 6309 concernenti la legge sullo sviluppo territoriale che devono regolare le plusvalenze dovute a modifiche dei piani regolatori.
Questi articoli di legge permetterebbero di creare come avvenuto a Basilea e Neuchàtel un fondo per intervenire contro le operazioni di speculazione immobiliare che danneggiano in modo grave il territorio il paesaggio e il patrimonio culturale del Cantone. Questo fondo permetterebbe di finanziare gli indennizzi destinati ai proprietari di terreni che rinunciano all’adificazione di parcelle o che sono obbligati dall’ante pubblico a rinunciarvi per motivi di tutela ambientale e paesaggistica; il fondo potrebbe pure finanziare progetti di riqualifica e di salvaguardia del paesaggio e del territorio.
Il gruppo socialista denuncia il grave ritardo con cui il Consiglio di Stato ha affrontato il tema che è oggetto di due mozioni di parlamentari socialisti che datano del maggio 2005 e del novembre 2006. In esse già si ricordava l’estensione galoppante delle superfici costruite è il problema ambientale n. 1 in Svizzera perché impedisce lo sviluppo di un tessuto urbano di qualità ostacola fortemente la gestione della mobilità impedisce di proteggere la biodiversità e provoca la distruzione definitiva dei paesaggi agricoli. Anche il Consiglio federale ammette che "lo sviluppo urbano esteso e diffuso che purtroppo corrisponde all’odierna realtà è in contraddizione flagrante con i principi di base della pianificazione territoriale." (risposta alla mozione Barbara Marty Kälin 3.12.2004). I dati dell’Ufficio federale di statistica fanno stato in Ticino di un consumo di terreno superiore alla media: nel 1997 era di 477 m2 per abitante contro i 397 m2 della media svizzera.

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