Giornata internazionale della donna: non c’è nulla da festeggiare

Oggi è la Giornata internazionale della donna, un giorno in cui vanno rivendicati i diritti delle donne, denunciate le disparità e le discriminazioni che ancora oggi colpiscono le donne benché la parità sia iscritta nella Costituzione da quasi quarant’anni. Sebbene esista sulla carta, nella realtà l’uguaglianza di genere non è stata ancora realizzata e se non si cambia decisamente rotta al più presto correrà ancora troppo tempo prima che venga concretizzata: più di 200 anni!

La scorsa settimana la maggioranza borghese e di destra del Consiglio degli Stati, composto essenzialmente da uomini, ha deciso di non votare la proposta di legge per delle misure concrete per la parità salariale, rinviandola in Commissione. Delle misure minime, ma che avrebbero permesso di fare un passo verso la concretizzazione della parità salariale. In segno di protesta, il Gruppo socialista alle Camere ha deciso di vestire di nero, rendendo visibile il proprio dissenso, visibile sulle reti sociali con l’hashtag #Iwearblack.

A livello Cantonale, le Deputate socialiste al Gran Consiglio Gina La Mantia e Tatiana Lurati hanno inoltrato due interrogazioni sottoscritte in modo trasversale da più esponenti dei partiti politici in Parlamento.
Le due interrogazioni affrontano due tematiche centrali per quanto riguarda il rispetto e la concretizzazione nella realtà della parità tra donne e uomini, iscritta nella Costituzione federale da quasi quarant’anni: la disparità salariale e il fenomeno delle molestie sessuali sul mondo del lavoro.

Disparità salariale
In materia di disuguaglianza salariale, l’interrogazione “È migliorata la situazione della parità salariale all’interno dell’Amministrazione Cantonale?” chiede al Consiglio di Stato quali misure intenda adottare per incentivare la parità salariale. In particolare, l’interrogazione chiede quando verrà eseguita un’analisi approfondita della disparità salariale in seno agli enti pubblici e para-pubblici, poiché l’ultima risale a quattro anni fa e quali misure siano già state adottate in seguito all’analisi del 2014.

Molestie sessuali sul lavoro
L’interrogazione “Molestie sessuali sul posto di lavoro: il Ticino può fare di più?” affronta un tema di grande attualità, purtroppo ancora presente e che va risolto. In questo ambito, gli strumenti attualmente a disposizione delle aziende non sono ancora sufficienti per garantire la sicurezza in caso di segnalazioni e denunce inoltrate dalla vittime di molestie. L’interrogazione chiede cosa sia stato previsto per monitorare in modo attendibile il fenomeno delle molestie sessuali sul lavoro.

Atti parlamentari e interventi alle Camere federali
Oltre all’atto simbolico di vestire di nero in questa giornata, il Gruppo socialista alle Camere federali ha inoltrato una serie d’interventi e atti parlamentari volti a intensificare le misure per giungere a una parità concreta tra i sessi senza più tentennamenti.
Marina Carobbio, Consigliera nazionale, ha inoltrato il postulato “Un piano concreto per la parità dei sessi”: “ll Consiglio federale è incaricato di presentare un rapporto su come intende promuovere la parità fra donne e uomini in collaborazione con Cantoni, comuni e società civile.”

 

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