Per il futuro delle nostre pensioni: parliamone!

La riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 è un tema di vitale importanza per l’insieme della popolazione. Il PS intende perciò consultare e coinvolgere la base del Partito, il cui appoggio è fondamentale per la realizzazione della riforma.

La Presidenza del Partito Socialista svizzero propone una consultazione generale sulla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020. Nel caso in cui il Comitato direttivo del Partito dovesse accettare questa proposta, l’assemblea delle delegate e dei delegati che si terrà il 1° aprile ad Arbedo-Castione deciderà riguardo alla concretizzazione del voto generale nel corso del mese d’aprile.

La decisione di accettare il progetto di riforma della previdenza 2020, espressa dalle Camere federali settimana scorsa, ha permesso di bloccare i tentativi di PLR e UDC di aumentare l’età di pensionamento per tutti a 67 anni e di smantellare l’AVS. Piani di smantellamento che la Destra ha reso evidenti sino alla vigilia del voto al Nazionale, quando ha annunciato che nel caso di un No avrebbe portato avanti le proposte di aumentare l’età di pensionamento a 67 anni e di far pressione sul livello delle rendite.

Il Gruppo Socialista alle Camere federali si è opposto all’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne. D’altro canto più elementi positivi, in particolare il primo aumento generalizzato delle rendite AVS da 20 anni, hanno motivato il sostegno del Gruppo parlamentare socialista a questa riforma.
L’aumento delle rendite AVS di 840 franchi all’anno per le persone singole e fino a 2’712 franchi per le coppie – finanziato con un aumento dei contributi salariali – è un passo importante per tutte le persone con salari medio-bassi e che dipendono unicamente o in maniera importante dall’AVS: sono 500’000 le donne che hanno solo il 1° Pilastro e 800’000 lavoratrici e lavoratori con bassi salari.
Gli 840 franchi annui in più permettono di contrastare la riduzione delle rendite a seguito delle difficoltà in cui si trovano le casse pensioni. Sono anche previsti dei miglioramenti per chi, come una gran parte delle donne, lavora a tempo parziale. Se le donne che hanno una rendita fino a 1700 franchi andranno in pensione a 64 anni, la riduzione della rendita sarà compensata con l’aumento di 70 franchi. E’ stata evitata anche una riduzione delle rendite attuali grazie al mantenimento dell’adeguamento delle rendite all’evoluzione dei costi della vita.

Il PS-Ticino vuole coinvolgere l’insieme dei suoi membri in questa importante discussione. In questo processo e nell’ambito della consultazione generale promossa dal PSS, s’inseriscono l’assemblea dei delegati del PSS ad Arbedo-Castione il prossimo 1° aprile e una serata informativa che si terrà mercoledì 12 aprile alle ore 20:00 presso la Casa del Popolo a Bellinzona, con la presenza della Consigliera nazionale Marina Carobbio.

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