Forme innovative dell’abitare: benessere sociale e coesione

Da molto tempo ormai, si parla delle problematiche dell’alloggio focalizzandosi sui costi. Altriaspetti, determinati per il benessere personale e sociale sono invece tralasciati. Camera da letto, cucina, bagno, sala da pranzo, salotto. Sono queste le uniche cose che un alloggio può offrire? In Svizzera negli ultimi decenni si sono diffuse forme dell’abitare che vanno oltre le necessità basilari di un alloggio. Sono le cooperative d’abitazione chiamate anche forme abitative di utilità pubblica o forme innovative dell’abitare; in Ticino ancora troppo rare. Eppure, si tratta di realtà decisamente interessanti, perché perseguono un disegno pianificatorio mirato inserendosi nel tessuto urbano e creando spazi e luoghi d’incontro. Vi si possono insediare servizi di variogenere: asili nido, centri diurni per anziani, ambienti comuni, piccoli orti. Sono spazi di socializzazione la cui assenza è causa, sintomo o conseguenza di malessere personale e sociale. Queste realtà abitative invitano a partecipare alla vita comunitaria in un ambiente basato sul valore dello scambio e della fiducia.I progetti concepiti con questa visione innovativa offrono standard abitativi adeguati alle esigenze di oggi, con pigioni accessibili. Permettono a persone di età, provenienza e appartenenza sociale diverse di vivere spazi privati comodi e accoglienti, mentre gli spazi comuni vedono nascere comunità in cui non si è soli, si fanno cose insieme, a tutto vantaggio del benessere e dell’integrazione.Questi progetti sono forse poco interessanti per i grandi gruppi immobiliari che attraverso gli investimenti vogliono realizzare profitti elevati? L’offerta, però, è attualmente inadeguata: servono alloggi che garantiscano affitti equi e soddisfino i criteri di sostenibilità, anche ambientale. Se per gli investitori privati tutto questo è troppo, allora è l’ente pubblico che se ne deve fare carico. Il Cantone ha gli strumenti per promuovere l’alloggio di utilità pubblica con misure concrete. Per esempio, a livello di pianificazione territoriale può inserire l’obbligo di costruire queste tipologie di alloggio nei piani regolatori. Oppure servirsi di strumenti giuridici per permettere a investitori privati di edificare su terreni pubblici vincolandoli all’edificazione di alloggi di utilità pubblica.È ora che il Cantone si assuma questa responsabilità con determinazione a favore di un maggiore benessere sociale e di una società più coesa a lungo termine.

Tessa Prati, candidata al Gran Consiglio per il PS. Articolo sul Corriere del Ticino

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed