Fermare la lobby immobiliare!

Sembra un semplice slogan, ma in realtà è un’esortazione che necessita la massima attenzione. La lobby immobiliare non è un fantasma immaginario, ma è un’entità reale che sta strozzando milioni di inquilini e di inquiline. La lobby immobiliare non è rappresentata da quei piccoli proprietari capaci di instaurare un dialogo con le persone che abitano le loro proprietà. La lobby immobiliare è composta da tutti quei fondi di investimento che si stanno impossessando di fette sempre più grandi del mercato immobiliare e che presto rappresenteranno la maggioranza assoluta dei proprietari di immobili. Società anonime che per loro stessa natura impongono una grande distanza tra loro e gli inquilini che alimentano in maniera spropositata le loro rendite. Entità anonime che poco o nulla si preoccupano dei bisogni e dei destini di coloro che ogni mese pagano gli affitti.

Fermare gli attuali attacchi al diritto di locazione è di fondamentale importanza per ricordare a queste entità che noi inquilini siamo persone e non numeri contabili o peggio ancora limoni da spremere. Le restrizioni sulla “sublocazione” e quelle sul “bisogno personale” hanno l’unico obiettivo di indebolire la posizione già molto fragile delle inquiline e degli inquilini.

Oggi si vuole semplificare la possibilità di disdire i contratti di locazione, addirittura introducendo una nuova disdetta eccezionale con un preavviso di soli 30 giorni! La lobby immobiliare azzarda questo passo perché ha già pronto il prossimo: aumentare le pigioni! Lo sanno tutti che ogni volta che l’inquilino cambia, lo stesso appartamento viene messo sul mercato a un prezzo più alto del precedente. Lo conferma anche uno studio dell’Ufficio federale delle abitazioni.

A confermare la nostra teoria ci pensa la lobby immobiliare stessa che sostenuta dalla maggioranza borghese del parlamento federale si sta già adoperando con forza per gli ulteriori peggioramenti del diritto di locazione. Presto il Consiglio nazionale e quello degli Stati dovranno esprimersi sulla possibilità di ridurre drasticamente il diritto di contestare la pigione a inizio locazione e sulla possibilità di fissare con maggiore facilità le pigioni in base alla legge di mercato a scapito delle pigioni fissate sui costi reali. Questo vuol dire solo una cosa: affitti ancora più alti!

Già oggi le pigioni sono troppo costose. In media, ogni inquilino paga 360 franchi al mese di troppo. Soldi che impoveriscono le famiglie svizzere e che arricchiscono dirigenti di società anonime che giocano con le case degli inquilini come se fossero pedine di un grande monopoli.

Il prossimo 24 novembre bisogna votare 2 volte NO alle modifiche del Codice delle obbligazioni per tutelare i nostri diritti e per contrastare il continuo aumento degli affitti. Siamo la maggioranza, facciamoci sentire!

Articolo di Adriano Venuti, presidente ASI, apparso su laRegione il 21 novembre

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