“Faccia di tolla” è una bellissima espressione lombarda. Sta a significare “lastra di lamiera da poco prezzo”. Non di metallo nobile ma di umile latta. E sta a indicare appunto una persona di poco pregio che non prova vergogna nel farsi passare per quella che non è. Ebbene Sergio Morisoli è un gran faccia di tolla. Sergio Morisoli e la Destra hanno individuato nel Partito Socialista e nelle politiche di Sinistra tutte le disgrazie del Cantone negli ultimi anni. Il loro programma è pubblico: vogliono far fuori il Partito Socialista ed espellerlo dal Governo.

Che poi è lo stesso desiderio inconfessabile di tutti gli altri Pipidini Liberali e Leghisti che in questi anni hanno portato avanti le politiche neoliberiste che a Morisoli piacciono tanto ma che alla gente normale non servono a nulla. E se non ci sono riusciti del tutto è solo perché il Partito Socialista si è messo di traverso.

A questo punto il Partito Socialista è davvero stufo di questi deliri liberisti.

Facciamo un esempio: gli sgravi fiscali voluti dalla ministra Masoni. Centinaia di milioni persi per insediare aziende fallimentari e senza alcun valore aggiunto aziende che in gran parte hanno succhiato la linfa vitale del nostro Cantone senza dare nulla in cambio. Anzi godendo di sgravi fiscali hanno gettato le basi dell’attuale dissesto finanziario. Vi dice qualcosa questa politica? Da allora non è cambiato niente purtroppo.

E adesso Morisoli ha la faccia di tolla di dirci che quando c’erano loro le cose andavano bene? Col cavolo! È col buco che hanno lasciato lui e la sua amichetta che le cose hanno cominciato ad andar male! Poi hanno proseguito con le politiche destrorse dei partiti borghesi in Governo. E adesso Morisoli & Co vogliono farci fuori per avere mano ancora più libera? Beh se lo possono scordare.

Noi non ce ne andremo dal Governo signor Morisoli. Noi qua ci saremo sempre proprio per opporci alle politiche dei partiti del liberismo selvaggio. Politiche che in nome del “meno Stato” distruggono quello che i nostri anziani hanno creato in decenni di lotte e fatica. Se oggi abbiamo l’aVS i sussidi di disoccupazione i congedi di maternità i contratti collettivi i diritti sindacali una previdenza efficiente è perché ci sono state lotte sociali nelle quali il Partito Socialista ha sempre avuto un ruolo da protagonista e perché sono state promulgate leggi moderne e civili che i Socialisti in Governo e in Parlamento hanno sempre sostenuto. La giustizia sociale esiste anche se a lei non piace.

Il Ticino ora ha bisogno di più Stato per sostenere tutte le persone che faticano ad arrivare alla fine del mese perché sono state tritate dalla macelleria sociale che piace tanto a Morisoli e ai suoi compari come Pamini quelli che vogliono privatizzare gli utili e scaricare sulla collettività le perdite. Il Ticino ha bisogno di più controlli pubblici sugli abusi sul lavoro di più assicurazioni pubbliche di più aiuti per chi è in difficoltà di più politica sociale insomma.

La politica di Morisoli & Co è quella della savana: se sei il leone mangi se sei la gazzella corri e puoi solo sperare di sopravvivere un giorno di più. Che la maggioranza dei Ticinesi sia composta da gazzelle a Morisoli non frega un accidente tanto lui sta dalla parte del capitale delle aziende che si ingrassano sui lavoratori del lucro creato dal nulla e che nel nulla scompare senza lasciare tracce. Soldi che creano soldi solo per i più ricchi lasciando le gazzelle a morire di stenti in una savana sempre più arida.

Allora il Partito Socialista dice basta ai Morisoli e a tutti quelli che danno la colpa alla Sinistra come un mantra per mascherare decenni di squallide politiche liberiste che ci hanno messi in ginocchio. Tutti.

Il Ticino ha bisogno di più socialità e di meno capitalismo sfrenato. E la gente si sta svegliando.

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