La disoccupazione in Ticino è ai minimi storici, con un tasso nel luglio scorso del 3,3%: così inizia un articolo pubblicato sullultimo numero di Ticino Business. Sappiamo che le cose non stanno proprio così. I dat i della disoccupazione della Segreteria di Stato delleconomia (SECO) conteggiano unicamente l e persone iscritte agli Ufficio regionali di collocamento (URC). Molte persone senza lavoro che non hanno più diritto alle indennità o che non lhanno ancora maturato rinunciano alliscrizione agli URC. I dati della SECO quindi non danno che una visione parziale della realtà. Lesempio lampante è quello dei giovani fra i 14 e i 25 anni: in molti non sono iscritti agli URC, perché non hanno ancora maturato il diritto alle in dennità o lo hanno già esaurito. Nel 2013, in base ai dati SECO, i giovani disoccupati erano 997, con un tasso di disoccupazione del 6,3%; se però si tiene conto della definizione ILO risulta che le persone sotto i 25 anni senza un impiego erano circa 3mila e il tasso di disoccupazione è del 16%, come dimostra uno studio dellUfficio cantonale di statistica.
La riforma della legge sulla disoccupazione, che ha ridotto notevolmente le prestazioni per i senza lavoro, è entrata in vigore il primo aprile.
2011. Di colpo sono spariti dalla statistica centinaia di disoccupati, semplicemente perché non avendo più diritto alle indennità hanno rinunciato a rimanere iscritti agli URC. Nel mese di aprile 2011 il numero di disoccupati censiti dalla SECO è sceso del 9,9%, in maggio del 14,5%, in giugno del 15,4%, in luglio del 16,6%, in agosto del 16,7%, in settembre del 17,3%… e via dicendo per parecchio tempo. Paragonare il tasso di disoccupazione prima e dopo questa revisio ne peggiorativa delle legge diventa quindi problematico, perché da allora meno persone si iscrivono agli URC e molti più senza lavoro non figurano più nella statistica. Inoltre fino alla fine del 2009 come base di calcolo si utilizzava il censimento della popolazione del 2000: ciò significa che per stabilire il tasso di disoccupazione si calcolava la percentuale di disoccupati sul numero di abitanti dellanno 2000. A partire dal 2010 sono state utilizzate le cifre del censimento della popolazione dellanno 2010. Essendo aumentata la popolazione attiva, lo stesso tasso di disoccupazione prima e dopo il 2010 non corrisponde allo stesso numero di disoccupati: il 4,8% di disoccupazione nel marzo 2009 corrisponde a 7069 disoccupati, il 4,8% dellottobre 2010 invece corrisponde a 7658 disoccupati, con una differenza di quasi 600 persone.
Infine con la statistica SECO è assolutamente impossibile fare paragoni internazionali, visto che i criteri con cui viene calcolata sono diversi
dal resto degli Stati. Solamente i dati della disoccupazione ILO, calcolati basandosi su criteri uniformi a livello internazionale, permettono
di fare paragoni internazionali. Nella definizione di disoccupati ILO rientrano tutte le persone che non erano occupate nel corso della settimana di riferimento, che hanno cercato attivamente un posto di lavoro nelle quattro settimane precedente e che erano disposte a iniziare unattività. I dati cantonali riguardanti la disoccupazione ILO sono disponibili a partire dal 2002: perché quindi non usarli?
Il numero dei disoccupati ILO dal 2002 ad oggi è salito da 5400 a 11100 e il tasso di disoccupazione dal 3,4% al 6,2%. I sottoccupati – cioè coloro che vorrebbero aumentare la loro percentuale di occupazione – hanno raggiunto un nuovo record nel II trimestre del 2015: ben 18800 persone, pari a un tasso di sottoccupazione dell11,3% (nel 2004 erano 8400 e il tasso era del 5,3%).
Conclusione
Se si vuole veramente lottare contro la disoccupazione e favorire loccupazione dei residenti, come ha più volte affermato il Governo, il primo passo è sicuramente quello di avere una corretta percezione dellampiezza del problema. Considerando i dati ILO è difficile sostenere che la disoccupazione sia ai minimi storici. Per dare un quadro realistico della situazione è pertanto importante che questi dati ILO vengano sempre affiancati a quelli della SECO nei comunicati dellAmministrazione cantonale e del Consiglio di Stato.
Con la presente mozione chiediamo quindi al Consiglio di Stato che i dati relativi alla disoccupazione in Ticino diffusi dai membri del Governo e dallAmministrazione cantonale comprendano sempre i dati ILO (su disoccupati e sot
toccupati) accanto a quelli della SECO.