Due referendum per non umiliare gli onesti e difendere la socialità

Il Partito Socialista comunica la decisione di lanciare un referendum anche contro la proposta di amnistia fiscale approvata dal Gran Consiglio lunedì. Questo referendum si aggiunge a quello già annunciato contro i tagli ai sussidi di cassa malati.

Le ragioni del nostro rifiuto dell’amnistia fiscale sono semplici e chiare. Anzitutto è un provvedimento iniquo e ingiusto che premia gli evasori e umilia invece i contribuenti onesti che hanno sempre pagato le imposte fino all’ultimo centesimo. Inoltre quasi certamente l’amnistia votata dal Gran Consiglio è incompatibile con la Costituzione e con le leggi federali. Non bastassero questi due motivi di per sé già più che sufficienti l’amnistia non solo sarà inutile per rimpinguare le casse dello Stato ma potrebbe perfino essere controproducente perché invoglierà a evadere anche chi finora non lo ha fatto. Da ultimo è una pia illusione credere che possa essere una misura risolutiva per aiutare l’occupazione in Ticino. Il referendum popolare viene ad affiancarsi al ricorso formale davanti al Tribunale federale che faranno chiarezza sull’illegittimità di proposte di questo tipo.
L’amnistia fiscale e i tagli ai sussidi di cassa malati sono provvedimenti di natura diversa ma contraddistinti da un’unica filosofia: penalizzare i meno abbienti e favorire i più ricchi. Esattamente l’opposto di quanto dovrebbe fare uno Stato responsabile sensibile alla giustizia sociale e attento ai bisogni dei cittadini e delle cittadine. Noi ci opporremo a questa deriva in tutti i modi e in tutte le sedi opportune. Di conseguenza invitiamo le cittadine e i cittadini a fare altrettanto firmando entrambi i referendum. I formulari saranno resi disponibili nei prossimi giorni sul sito del Partito Socialista (www.ps-ticino.ch).

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