Domenica di votazione

Soddisfazione del Partito Socialista per l’approvazione della modifica della costituzione per l’inclusione delle persone con disabilità e il riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la riforma delle Autorità di protezione (ARP). Delusione invece per l’accettazione dell’iniziativa del Centro sull’imposta di circolazione.

Siamo molto soddisfatti per l’approvazione popolare della modifica costituzionale per l’inclusione delle persone con disabilità e il riconoscimento della lingua dei segni italiana. Questa modifica era stata accolta all’unanimità dal Gran Consiglio e ora anche la popolazione si è espressa a favore di questo articolo che permetterà una maggiore integrazione.

Anche la Riforma delle ARP andava fatta. Grazie a questa norma costituzionale le attuali autorità di protezione amministrative potranno divenire vere e proprie corti civili. Questa riforma porterà un po’ più di certezza del diritto, nonché una maggior professionalizzazione ed un coordinamento che permetteranno migliori tempistiche di evasione dei casi.

Grande è per contro la delusione per la bocciatura del controprogetto sull’imposta di circolazione portato avanti dal PS Ticino e da I Verdi del Ticino. I fautori dell’iniziativa hanno condotto una campagna che ha creato molta confusione nell’elettorato, complice anche la comunicazione poco chiara del Dipartimento delle Istituzioni. L’iniziativa prometteva diminuzioni per tutte le famiglie ma di fatto porterà un aumento della tassa di circolazione per le piccole auto che vanno ancora a combustione e limitando lo sgravio alle auto di lusso elettriche. Il controprogetto avrebbe tenuto conto anche dei criteri che da sempre sono in discussione quando si parla di imposte di circolazione: peso, potenza dell’automobile e non solo emissioni di gas inquinanti. Il nostro controprogetto avrebbe inoltre favorito l’utilizzo dei mezzi pubblici con un sussidio all’abbonamento arcobaleno per le persone che già percepiscono un sussidio di cassa malati. La nostra battaglia per un cambio di paradigma nella mobilità, per rafforzare i trasporti pubblici e renderli un vera alternativa al trasporto privato motorizzato, non si fermerà qui. 

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