Domenica di votazione: giornata storica per la parità

Il Partito Socialista è soddisfatto dell’importante passo fatto oggi verso l’uguaglianza. Come primo partito svizzero a includere il matrimonio per tutt* nel proprio programma politico nel 1982, il PS vigilerà affinché l’uguaglianza ribadita oggi dal popolo sia effettivamente attuata. Nonostante oggi l’iniziativa 99% sia stata respinta, il PS è soddisfatto di essere riuscito a sensibilizzare la popolazione sull’ingiusta tassazione dei redditi da capitale. La lotta contro la politica clientelare della destra in materia fiscale rimane una priorità, in particolare con l’attuale referendum contro l’abolizione dalla tassa di bollo. Forte la nostra delusione per i risultati delle votazioni a livello cantonale.

Questo è un giorno storico per l’uguaglianza in Svizzera. Con questo risultato chiaro, la popolazione svizzera ha accordato finalmente alle coppie omosessuali i diritti di base, attesi da tempo, senza creare nessuna divisione tra i centri urbani e le campagne. Anche la protezione dei bambini è stata notevolmente migliorata. Il PS è soddisfatto che la legge rifletta ora la nostra società diversificata, in cui numerose coppie dello stesso sesso si amano e crescono dei bambini. La dura campagna degli oppositori ha mostrato quanto gli atteggiamenti omofobi siano ancora profondamente ancorati in certi ambienti sociali. Ora che l’uguaglianza matrimoniale sta finalmente diventando una realtà, chiederemo ulteriori misure per una società senza discriminazioni.

La maggioranza della popolazione ha oggi rifiutato di tassare equamente i redditi da capitale. Tuttavia, l’iniziativa 99% ha sensibilizzato la popolazione sulle inaccettabili e le crescenti disuguaglianze della ridistribuzione della ricchezza. L’imponente e costosa campagna delle associazioni imprenditoriali ha diffuso timori presso l’elettorato: usando le PMI come pretesto per difendere i privilegi fiscali dei super-ricchi. Questa strategia è ipocrita e iniqua, ma purtroppo ha raggiunto il suo obiettivo. Continueremo ad opporci alle ingiuste politiche fiscali della destra, il cui unico obiettivo è quello di abbassare le tasse per le grandi aziende e per i più ricchi. Il costo di tutto ciò è sostenuto dalle persone a basso e medio reddito, sia attraverso aumenti delle tasse che tagli ai servizi pubblici. Un esempio di ciò è l’attuale l’abolizione della tassa di bollo, che combattiamo con un referendum.

Grande la nostra delusione per la bocciatura dell’iniziativa popolare “NO alle pigioni abusive”. Il formulario, in vigore in numerosi cantoni avrebbe portato più trasparenza nei contratti di locazione, ma delusione anche per l’accettazione della pericolosa iniziativa sulla legittima difesa. Per contro siamo soddisfatti per la bocciatura dell’iniziativa per lo strumento del referendum finanziario obbligatorio, che anche avrebbe tolto dignità e legittimità al Parlamento. Il controprogetto approvato è il male minore, ma resta comunque uno strumento sbagliato. 

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