Hanno un odore stantìo le proposte liberali per sanare la situazione finanziaria del Cantone. Perché gira e rigira son poi sempre quelle: sgravi fiscali. Come se non fosse bastata la lezione degli sgravi scriteriati applicati fra il 1995 e il 2003. Proprio quelli che ci hanno causato deficit monumentali recuperati a fatica e che ancora adesso a 10 anni di distanza sono una concausa della mancanza di risorse.

È buffo però. Anzi paradossale: quelli che strillano per il deficit finanziario sono gli stessi che oggi vengono a chiedere ancora e ancora nuovi tagli alle imposte. Insomma siccome mancano soldi… diminuiamo le entrate! Ma ha senso?

No certo che no. Non ha senso. E ancora meno senso sembrano avere i conti proposti. Infatti il comunicato liberale parla di 96 milioni di sgravi. Poi però alla chetichella il PLR presenta una tabella nella quale si scopre che la perdita fiscale totale è di… quasi 170 milioni. Eh già perché ci sono pure i Comuni che perderebbero più di 70 milioni.

Questa non è una politica responsabile. Questo è poco più di uno scimmiottamento dell’iniziativa leghista già bocciata nel marzo scorso.

Chiedere sgravi a innaffiatoio quando nel contempo si propone una diminuzione dei sussidi di cassa malati è irresponsabile. Richiamare l’arrivo di Alptransit che dovrebbe favorire le nuove imprese lo è altrettanto soprattutto se si pensa che sarà un’infrastruttura di prim’ordine che da sola renderà sì competitivo il Ticino ma provocherà pure un aumento degli affitti con tutte le conseguenze del caso. E ovviamente ad andarci di mezzo saranno i poveri e il ceto medio.

Una vera politica responsabile anzitutto prenderebbe atto della situazione attuale nella quale le spese sociali sono aumentate a causa della precarizzazione e dall’impoverimento delle cittadine e dei cittadini prodotti da un neoliberismo fuori controllo: ecco la spiegazione dei costi sociali cresciuti. Queste persone hanno bisogno di essere sostenute e aiutate. E questo è impossibile se l’unica ricetta concepibile per i partiti borghesi è fatta solo di sgravi fiscali che (guarda un po’) sono sempre a favore dei più benestanti.

Una vera politica responsabile avrebbe il coraggio quando pretende dei tagli di dire dove vuole praticarli quei tagli. Sulla sanità? Sulla formazione? Sui trasporti pubblici? Curiosamente nessuno dei fautori degli sgravi di qua e dei tagli di là si prende mai questa responsabilità. Vorrà dire qualcosa?

Se questo è il futuro prospettato dalla Destra di questo Cantone si giustificano a maggior ragione le opposizioni ai tagli sui sussidi di cassa malati e il sostegno a iniziative mirate come quelle sulle Scuole comunali e la Scuola media che costano molto meno e servono concretamente molto di più alla nostra collettività.

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