Dalla parte degli anziani in difficoltà

Secondo i dati pubblicati recentemente da Pro Senectute, in Svizzera il 13,9% degli over 65 vive al di sotto della soglia di povertà assoluta, cioè con meno di 2’506 franchi mensili. Si stima che 295’000 persone, praticamente un intero cantone, siano a rischio di povertà avanzata e che ben 46’000 siano già irrimediabilmente povere. Se questi dati sono già di per sé preoccupanti, quelli relativi al Canton Ticino sono decisamente spaventosi e allarmanti. Nel nostro cantone, infatti, questa percentuale sale addirittura al 29,7%. Significa che quasi un pensionato su tre, in Ticino, è costretto a vivere in condizioni di povertà assoluta e per nulla dignitose. Donne, vedove e persone divorziate le categorie più colpite. Inoltre, la situazione del mercato del lavoro più difficile e i salari più bassi rispetto al resto della Svizzera influenzano non poco le condizioni con le quali le persone andranno poi in pensione. Impegnarsi per pensioni dignitose deve essere una delle priorità di questo Cantone. Quindi estendere il diritto alle prestazioni complementari, pensare a un reddito di base mini-mo garantito e fissare dei salari minimi dignitosi in modo che in futuro meno persone debbano trovarsi in questa situazione. Fondamentale anche difendere le pensioni dei dipendenti pubblici, sostenendo delle misure di compensazione a fronte della progressiva riduzione del tasso di conversione. Anche a livello federale è importante rafforzare l’Avs ed è davvero un peccato che il parlamento abbia di recente affossato l’adeguamento delle rendite Avs/Ai al rincaro dei prezzi. Sì infine alla Tredicesima Avs, presto in votazione popolare, che porterà a un aumento delle pensioni Avs dell’8,33% e che andrà così a favore di tutte le persone anziane che faticano ad arrivare alla fine del mese.

Articolo di Rodolfo Pulino apparso su La Regione

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