Custode, quo vadis?

Nonni, figli, nipoti: tre generazioni sotto lo stesso tetto!

Un’immagini scomparsa che assieme a vecchiaia, a perdita di autonomia, a povertà, …sono fattori che favoriscono  isolamento, dipendenza e tanto altro e dove a volte il solo contatto con l’esterno sono l’aiuto domiciliare, l’agente di Quartiere, e quando ci sono, il Postino o il Custode.

In questo deserto relazionale come trovare un po’ più di calore?

Nel mio ruolo di Volontaria sociale chiedo ai proprietari di immobilii, alle Amministrazioni dove sono finiti i Custodi? Perché queste figure,una volta perni essenziali in numerosi Palazzi, stanno scomparendo?

Da “Custodi” cito: “So che anziani ed in parte anche altri Inquilini si aspettano dal Custode una risposta su tutto, cercano nella nostra figura un po’ di tranquillità, ma mica siamo psicologi! Devi saperli assecondare. Il Custode fa il Custode e  non lo schiavo dell’Inquilino. Bisogna prenderli in contropiede. Manca l’educazione, la società è cambiata. Se c’è l’emergenza aiuto le persone sole anche di notte. Dovremmo essere maggiormente tutelati. Anziché organizzare congressi sull’integrazione presso le Nazioni Unite, prima di proporre sterili interrogazioni parlamentari sulla problematica degli anziani lasciati soli, invece di effettuare qualsiasi indagine sociologica sulla Città, forse su determinate tematiche varrebbe la pena che alcuni politici ascoltassero una trentina di Custodi di differenti razze e religioni e la loro esperienza quotidiana.” Per ora mi fermo qui. Mi sento molto coinvolta.Ringrazio i nuovi ammortizzatori sociali per eccellenza: i Volontari delle Portinerie di Quartiere.

Articolo di Rosanna Camponovo, candidata al Gran Consiglio, apparso su LaRegione

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