Consuntivo 2021: NO alla favola della spesa fuori controllo e NO al Decreto d’austerità di Morisoli!

Il consuntivo 2021 mostra che la spesa pubblica non sia assolutamente fuori controllo, favola raccontata dai partiti di Destra per giustificare la propria politica dei tagli. Ora più che mai bisogna respingere il Decreto d’austerità di Morisoli, frutto di una politica miope e anacronistica. Per il PS è chiaro: il Canton Ticino ha bisogno di investimenti strategici, non di tagli!

Il Consuntivo 2021 del Canton Ticino chiude con un disavanzo di 58 milioni, molto meno dei 230 milioni di franchi preventivati! Una notizia positiva, che mostra come non sia assolutamente vero che la spesa pubblica sia fuori controllo; una favola raccontata dalla Destra per giustificare la propria politica fatta di tagli a servizi e prestazioni con l’obiettivo di ridurre la capacità di intervento dello Stato.

Una capacità di intervento che ha permesso di assorbire il duro colpo inferto alla cittadinanza e alle imprese durante la pandemia e che verosimilmente sarà necessaria anche in futuro per far fronte al rincaro energetico e all’inflazione dovuti alla guerra in Ucraina, oppure alla stangata che si prospetta con l’aumento dei premi di cassa malati.

Per questo motivo è necessario votare NO il 15 maggio al Decreto d’austerità di Morisoli che chiede il raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 2025 agendo prioritariamente sulla spesa pubblica. Un decreto pericoloso e poco lungimirante, che oggi è diventato quasi anacronistico! Infatti il pareggio di bilancio potrebbe già essere raggiunto oggi semplicemente aggiornando le sopravvenienze ferme agli anni 2015 per le persone giuridiche e al 2016 per le persone fisiche.

Le cause del miglioramento dei conti consuntivi rispetto al preventivo sono dovute principalmente a due fattori: da una parte alla partecipazione agli utili della Banca Nazionale e dall’altra al miglioramento della congiuntura economica rispetto alle previsioni. Miglioramento che ha permesso di rivedere al rialzo le stime sulle imposte delle persone fisiche e delle persone giuridiche, avvenuto sicuramente anche grazie agli aiuti federali e cantonali relativi al lavoro ridotto e ai casi di rigore.

Sul fronte delle spese l’aumento è principalmente dovuto al costo delle misure congiunturali stanziate per far fronte all’emergenza COVID; spese rimborsate nella loro quasi totalità dalla Confederazione. Un investimento che si è rivelato lungimirante per evitare un’ondata di fallimenti e licenziamenti, mostrando ancora una volta l’importanza di uno Stato presente con finanze solide che, oltre ai propri compiti ordinari, possa intervenire in caso di necessità straordinarie a sostegno della cittadinanza e delle PMI. Approvando il Decreto d’austerità di Morisoli si priverebbe lo Stato della forza necessaria per adempiere a questo tipo di compito, con gravi conseguenze per il tessuto sociale ed economico. Per questi motivi il PS Ticino si impegnerà per raggiungere una chiara bocciatura popolare di questo Decreto d’austerità miope e anacronistico!

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