Si è appena concluso il Comitato cantonale. La copresidente Laura Riget nel suo discorso di saluto ha parlato della guerra in Ucraina e di come sia necessario ripensare la nostra politica daccoglienza e migratoria. Laura Riget ha inoltre ricordato la figura di Tiziana Mona recentemente scomparsa. Marina Carobbio e Bruno Storni hanno poi riferito dei dossier aperti a Palazzo federale. Dopo le varie presentazioni dei temi in votazione i delegati e le delegate del Comitato cantonale hanno dato le loro raccomandazioni di voto per le votazioni di maggio.
Il Comitato cantonale del PS Ticino si è aperto con il discorso della copresidente Laura Riget che ha rivolto un saluto a Tiziana Mona, attiva militante e femminista del Partito socialista da poco scomparsa. Tiziana Mona è stata una pioniera nel lavoro ma anche nella società: prima donna a condurre il telegiornale, da convinta femminista si è sempre battuta per la parità e la giustizia sociale. È stata la presidente del sindacato svizzero dei mass media e, dopo il pensionamento, presidente del Consiglio del pubblico della CORSI. La sua visione di un servizio pubblico di qualità e l’amore per la “sua” Leventina l’hanno spinta anche a impegnarsi come presidente dell’associazione ospedali di valle, raccogliendo oltre 14’000 firme in Ticino a sostegno della propria iniziativa popolare legislativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità. Non da ultimo, ha ricordato Laura Riget, notevole è stato il suo impegno in ambito culturale. I delegati e le hanno dedicato un minuto di silenzio. Laura Riget ha poi continuato parlando delle ripercussioni del conflitto in Ucraina e dellimportanza che le istituzioni svizzere rendano più solidali la nostra politica daccoglienza e migratoria, sostenendo tutte le persone che fuggono da conflitti e crisi. Nel nostro mondo globalizzato le conseguenze della guerra in Ucraina vengono risentite, non solo dalla popolazione civile ucraina e da quella della Federazione Russa colpita dalle sanzioni, ma anche qui da noi con laumento dei costi dellenergia. Inoltre la guerra avrà gravi ripercussioni anche sulla lotta al cambiamento climatico: la crisi energetica porterà con ogni probabilità alla riapertura delle centrali a carbone con conseguenze disastrose per lambiente.
Durante la seconda parte della serata sono intervenuti Marina Carobbio e Bruno Storni. La Consigliera agli Stati Marina Carobbio ha fatto un aggiornamento sulla politica sociale e sanitaria a Berna e ha parlato della sua partecipazione nel Consiglio dEuropa. Bruno Storni ha descritto alcuni importanti dossier a Palazzo federale, come ad esempio l’iniziativa “strade sicure subito” e la mozione “Meno dumping sociale e più verità dei costi nel trasporto stradale” accolte dalle camere.
Nella terza parte dedicata alle raccomandazioni di voto, Ivo Durisch ha ricordato le pericolose conseguenze che il decreto dausterità di Morisoli avrebbe sui servizi dello Stato. Se entrasse in vigore ci sarebbero tagli allassistenza agli anziani, agli ospedali, ai trasporti pubblici, alla scuola, nonché alluniversità e alla SUPSI una proposta incomprensibile in particolare in questo momento storico, dove sono necessari importanti investimenti strategici per il futuro del Canton Ticino come chiede il nostro piano di rilancio Ticino 2030.
Nellultima parte della riunione i delegati e le delegate del Comitato cantonale si sono pronunciati sulle votazioni di maggio e hanno espresso le loro raccomandazioni:
- NO al decreto legislativo concernente il pareggio del conto economico entro il 31 dicembre 2025 con misure di contenimento della spesa e senza riversamento di oneri sui Comuni.
- SÌ alla modifica del 1° ottobre 2021 della legge federale sulla produzione e la cultura cinematografiche (Legge sul cinema, LCin)
- Sì alla modifica del 1° ottobre 2021 della legge federale sul trapianto di organi, tessuti e cellule (Legge sui trapianti)
- NO al recepimento del regolamento UE relativo alla guardia di frontiera e costiera europea (sviluppo dellacquis di Schengen).
Mattea David e Corinne Sala, copresidenza Comitato cantonale