Ecco le prime casse malati che hanno rinunciato al “terrorismo telefonico”. Ben ha fatto tio.ch a riprendere la lista pubblicata da comparis.ch delle casse malati che hanno rinunciato alla pubblicità telefonica. Soprattutto piccole casse d’oltralpe, ma anche uno o due grandi gruppi. Per quanto mi riguarda – e penso per molti di voi – un elemento in più per scegliere bene.
La maggior parte delle principali casse malati investono tuttavia importanti risorse nei più disparati moderni trend pubblicitari.
Ma la salute e la malattia non sono in vendita!
È assurdo continuare a credere ciecamente nel mito della libera concorrenza nell’ambito dell’assicurazione malattia di base. Anche perché i risultati sono purtroppo tutti lì da vedere: monopoli, sistema non trasparente e soprattutto premi insostenibili.
Bisogna cambiare tutto il sistema alla base e al più presto. È il momento di tornare al voto per una cassa malati pubblica unica e con premi più sociali, che considerino meglio la possibilità dei cittadini di far fronte alle spese di malattia.
Certo, non si tratta della soluzione miracolosa. Ma si tratta dello strumento indispensabile per poter cambiare radicalmente le “regole del gioco”. Il sistema attuale basato sulla libera concorrenza è fermo da 30 anni, con piccoli cerotti inefficaci. Con i parlamenti e gli esecutivi ostaggi delle lobby che bloccano tutte le riforme che si prefiggono di controllare l’aumento dei costi.
Diminuzione dei costi che però non deve passare da un peggioramento della qualità delle cure, ma bensì da un taglio dei profitti dei vari attori implicati.
Danilo Forini, candidato al Consiglio nazionale Lista PS e granconsigliere