Caso Argo 1: il punto con Ivo Durisch

Martedì la Sottocommissione di vigilanza, istituita per far luce sui casi ‘permessi’ e ‘Argo1’, ha rimesso il suo rapporto alla Commissione della gestione. Abbiamo chiesto al Capogruppo PS in Gran Consiglio Ivo Durisch, che ne è membro, qualche tratto riguardo al bilancio a cui la Sottocommissione è giunto e quali siano i quesiti ancora aperti. “La Sottocommissione ha preso atto del rapporto del Controllo cantonale delle finanze, il quale ha confermato più violazioni dal punto di vista del rispetto della procedura nell’attribuzione del mandato diretto a Argo 1 per 3,4 milioni di franchi.

Le Legge in materia di commesse pubbliche e di deleghe finanziarie non è stata rispettata e il mandato diretto non è stato pubblicato.”

La consapevolezza del problema e due versioni discordanti
“Dai lavori emerge un fatto problematico. Il Capoufficio dell’USS (Ufficio sostegno sociale e inserimento) ha affermato che nel 2015, in seno all’Ufficio, ci fosse la consapevolezza che le procedure non fossero rispettate e che ci sia stata una discussione al riguardo. Una versione dei fatti comprovata da altre dichiarazioni e dal rapporto del Controllo cantonale delle finanze. Il Capodivisione ha invece dichiarato che non ci si è mai accorti di nulla. Due versioni discordanti e la dimostrazione che una delle due non corrisponde al vero: questo non può essere accettato. Nel caso in cui ci fosse stata la consapevolezza dei problemi descritti, risulta grave che non sia stato posto rimedio. Sarebbe bastato portare la risoluzione in Consiglio di Stato.”
“Perché è stata scelta Argo 1?”: un quesito ancora aperto
“Sul perché il mandato sia stato attribuito a Argo 1, le risposte non sono né chiare né convincenti. È un fatto che la scelta di Argo 1 abbia comportato un alto rischio. Quando è stata scelta, l’agenzia mancava di effettivi. Un rischio eccessivo in un settore così delicato, che dal punto di vista operativo avrebbe potuto condurre, in caso di problemi, a perdere delle strutture. Nemmeno l’urgenza spiega perché sia stata scelta Argo 1. L’offerta era nota dal 2013 e un’urgenza non si protrae per tre anni, com’è stato il caso. Riguardo all’offerta di Argo 1 di 35 franchi/ora, ritenuta vantaggiosa dall’USS: l’inchiesta della Magistratura ha sollevato delle ipotesi di usura e d’infrazione al pagamento dei salari, ovvero il pagamento non dichiarato delle ore supplementari. Un costo manifestamente basso, del 30% inferiore all’agenzia concorrente, che risulta anch’esso problematico.”

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