Il Gruppo parlamentare PS ha chiesto di mettere all’ordine del giorno della prossima sessione parlamentare di febbraio con procedura d’urgenza l’iniziativa popolare legislativa in forma elaborata "Aiutiamo le scuole comunali – per il futuro dei nostri ragazzi" il cui termine di trattazione da parte del Parlamento (18 mesi ai sensi dell’art. 135 Legge diritti politici) scadrà a inizio maggio 2011.
Sull’iniziativa popolare che chiede la riduzione a 20 del numero massimo di allievi per classe e che introduce il sussidiamento cantonale di mense e doposcuola la minoranza socialista della Commissione scolastica ha redatto e firmato un rapporto favorevole.
Per contro la maggioranza borghese della Commissione scolastica esprime da tempo un parere contrario e questo in sintonia con il Governo. Essa tuttavia si rifiuta di elaborare un rapporto di maggioranza che raccomandi la reiezione dell’iniziativa popolare e tantomeno di elaborare un controprogetto diretto come previsto dalla legge rinviando in tal modo alle calende greche il voto popolare. Si tratta chiaramente di una situazione inammissibile e lesiva della democrazia diretta che il PS denuncia con forza.