Assolti e prosciolti più di altri

“Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa” è l’iniziativa che dovremo rivotare il 26 settembre 2021, poiché il Tribunale federale ha constatato un errore del Governo nella redazione dell’opuscolo informativo. Quindi si rivota, ma attenzione, la sostanza non cambia: il titolo di questa iniziativa è fuorviante.

Il Codice di procedura penale prevede già questo indennizzo per ogni persona imputata che venga assolta o prosciolta, senza distinzioni. L’iniziativa creerebbe una categoria di privilegiati (rigorosamente residenti in Ticino), assicurando loro una copertura più generosa dei costi. Ma per garantire un’adeguata difesa non è necessario rivolgersi ad avvocati con tariffa oraria di fr. 500.-. L’indennità prevista a livello federale è un’equa indennità (min. fr. 280.- l’ora per i casi semplici, destinati a salire secondo la complessità del caso) per chiunque sia stato ingiustamente perseguito penalmente, che sia accusato di uno stupro che non ha mai commesso o che abbia commesso un reato allo scopo di preservare la sua incolumità o quella di terzi. L’incitazione alla giustizia privata è inoltre un rischio. Gli stessi promotori espongono il numero annuale dei furti (964) e rapine (33), a suon di “dobbiamo poterci difendere”, o “la Polizia non può essere presente sempre e dappertutto”, generando paura e la sensazione di doversi tutelare da un imminente attacco. Poi però, per contestare l’argomento dell’aggravio finanziario per lo Stato, sostengono che, in Ticino, i casi a loro noti di assoluzione per legittima difesa negli ultimi 15 anni, sono stati… due. Ci sono poi procedimenti talmente semplici, bagatellari, per i quali l’intervento di un avvocato è giudicato dalle autorità del tutto inutile. Secondo l’iniziativa, chi ha agito per legittima difesa avrebbe diritto a farsi rappresentare, a spese dello Stato, anche quando, in realtà, non ce ne sarebbe alcun bisogno. Questi in sintesi i motivi per cui raccomandiamo di votare un deciso NO a questa inutile e disorientante iniziativa.

Articolo di Veronica Lipari, giurista e membro di comitato cantonale, apparso sul PS.CH

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