‘Argo 1’: quale ruolo del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) e della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie (DASF) nella sospensione dell’ex-dipendente

Il Gruppo PS in Gran Consiglio ha inoltrato un’interpellanza con cui si chiede al Consiglio di Stato di fare chiarezza sul ruolo e il carattere proattivo dello stesso avuto dal Capodivisione del DASF e dal DSS nella proposta, conferma e condivisione della richiesta ai vertici del nuovo datore di lavoro di “non impiegare presso la PCI di Camorino” l’ex-agente di Argo 1.

I fatti e le informazioni pubblicati da media/stampa
Nell’edizione di mercoledì 25.10.2017 del “Quotidiano” (RSI – La1) e nell’edizione odierna (giovedì 26.10.2017) de “La Regione”, sono state pubblicate le notizie secondo le quali il Capodivisione della DASF ha avuto un ruolo attivo nella sospensione dell’ex-dipendente di ‘Argo 1’ dall’attuale suo nuovo datore di lavoro (Securitas) e dall’incarico presso il Centro richiedenti d’Asilo di Camorino. L’ex-dipendente di ‘Argo 1’ che ha denunciato presso il suo sindacato UNIA le irregolarità e le malversazioni dei vertici di ‘Argo 1’, in particolare per quanto riguarda la busta paga, le condizioni di lavoro, il conteggio delle ore e le ore supplementari non dichiarate.
In particolare, questi due media hanno affermato e dimostrato che il Direttore della DASF ha inviato un messaggio scritto (e-mail) con cui conferma la richiesta “di non voler impiegare presso la PCI di Camorino l’agente (ex-dipendente di ‘Argo1’) al fine di tutelare l’integrità delle informazioni a carattere confidenziale” del centro.

Con questa stessa e-mail il direttore del DASF ha pure confermato una conversazione verbale precedente, avente come oggetto lo stesso tema.

Nell’edizione del “Quotidiano” del 25.10.17, il direttore della Divisione ha affermato:
“è stato concordato che formalizzassi questo aspetto al suo indirizzo” (dell’agente, ex-dipendente di ‘Argo 1’).

 

Le domande poste e la richiesta di chiarimenti

Sulla sospensione dell’ex-dipendente

  • Quali sono le ragioni e per quali motivi un alto funzionario del Cantone è intervenuto e ha interferito presso una ditta privata riguardo a delle decisioni sul suo personale
  • Quale ruolo ha avuto precisamente il direttore della DASF nella sospensione dell’ex-dipendente di ‘Argo 1’ dall’incarico a Camorino e dal suo attuale datore di lavoro (Securitas)?
  • Il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli, direttore del DSS, era a conoscenza dell’accordo tra il direttore della DASF e il nuovo datore di lavoro (Securitas) dell’ex-agente di ‘Argo 1’, segnatamente per quanto riguarda la richiesta e conferma di non più impiegarlo presso la PCI di Camorino?
  • Il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli è intervenuto in un qual modo in questa decisione? Come valuta la conversazione e l’e-mail relativa alla richiesta di non impiego ascrivibili al direttore del DASF?
  • Il Cantone e/o il DSS e/o il DASF hanno esercitato una pressione al fine di sospendere o sollevare dall’incarico a Camorino l’ex-agente di ‘Argo 1’?
  • Per quale ragione è stata fornita copia dell’e-mail citata anche alla responsabile dell’USSI, già sotto inchiesta amministrativa riguardo a delle regalie ricevute dal titolare di ‘Argo 1’ in quel di Bormio?
  • Il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli, il direttore del DASF erano al corrente che sia stata disposta una perquisizione al domicilio di un ex-agente di ‘Argo 1’? Per quali ragioni è stata disposta? Quali sono le conclusioni della suddetta perquisizione e di eventuali altri accertamenti?

Sul documento riservato al vaglio del Consiglio di Stato giunto al “Corriere del Ticino”

  • Si chiede al lodevole Consiglio di Stato in cosa consistesse il documento riservato citato dal “Corriere del Ticino”. Perché è stato disposto un tale documento? Qual è stata la sua finalità?
  • Come intendono agire il Consiglio di Stato, l’Amministrazione cantonale, il DSS, DASF riguardo alla fuga e consegna al “Corriere del Ticino” di questo “documento riservato al vaglio del Governo trasmesso alla Magistratura”?

Sul messaggio dato alle lavoratrici e ai lavoratori

  • Il Consiglio di Stato è cosciente del segnale e del messaggio trasmesso in seguito all’intervento di questa e-mail, alle lavoratrici e ai lavoratori che intendono testimoniare, denunciare e sollevare dei problemi, delle irregolarità, delle malversazioni e del malaffare nel mondo del lavoro?
  • Come valuta il Consiglio di Stato le conseguenze generate in ambito sindacale da questo intervento di un alto funzionario del DASF per quanto attiene ai problemi nel mondo del lavoro?
  • Come giudica il Consiglio di Stato il fatto che la richiesta di non più incaricare l’ex-dipendente di ‘Argo 1’ presso la PCI sia stata formalizzata da un alto funzionario dell’Amministrazione pubblica a seguito di un articolo di giornale?

 

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