La violazione della legge commessa dal DSS nellattribuzione del mandato a Argo 1 impone che Paolo Beltraminelli risponda con chiarezza e che assuma pienamente la sua responsabilità. I fatti riguardo a questo scandalo devono essere presentati con trasparenza e oggettività, mentre le insinuazioni volte a distogliere lattenzione dal caso pronunciate da esponenti dei partiti di maggioranza non possono essere accettate.
Il Partito Socialista non è per nulla soddisfatto dallassenza di risposte del Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli riguardo allo scandalo Argo1. Il fatto che il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) abbia reiteratamente violato la legge sulle commesse pubbliche nellattribuzione e il rinnovo del mandato diretto a Argo 1, per un ammontare complessivo di 3,4 milioni di franchi, impone che il direttore del DSS assuma chiaramente e senza indugio le sue responsabilità. Oltre a non fare loggetto di concorso pubblico, come previsto dal Concordato sugli appalti pubblici, il mandato attribuito a Argo 1 non è nemmeno stata iscritto nella lista delle commesse superiori ai 5’000 franchi aggiudicate per incarico diretto!
La giustificazione secondo cui il capo del Dipartimento non può sapere tutti i dettagli di tutto quello che succede al suo interno espressa martedì da Paolo Beltraminelli (RSI, LA 1, Il Quotidiano) non può essere accettata. La sua firma figura sul contratto sottoscritto il 16 settembre 2014 anche dal Direttore della Divisione dellazione sociale e delle famiglie, dallamministratore unico della Otenys SA e dal responsabile operativo dellagenzia di sicurezza Argo1, detenuta dalla Otenys SA. Un contratto che il DSS non aveva il diritto né di concludere né di rinnovare tacitamente poiché la competenza spettava al Consiglio di Stato!
Nellattesa che la preposta Sottocommissione vigilanza concluda lapprofondimento annunciato, indispensabile per fare luce sui numerosi interrogativi ancora aperti, non è neppure accettabile che dei responsabili dei partiti di maggioranza cerchino di distogliere lattenzione dal caso Argo 1, insinuando che delle disfunzioni in altri ambiti possano giustificare quanto avvenuto. È imperativo che i responsabili dello scandalo Argo 1, a partire dal Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli, assumano pienamente le loro responsabilità, rispondendo con chiarezza e trasparenza al grave bilancio espresso dal Controllo cantonale delle finanze, ovvero la reiterata violazione della legge. Andrà anche verificato come mai i pagamenti delle fatture alla Argo 1 abbiano potuto essere effettuati in assenza di una base legale verificata e accertato che la stessa abbia pagato la totalità dei contributi sociali.
Lo scandalo Argo 1, così come il caso permessi, evidenziano inoltre la necessità di un rafforzamento degli organi di controllo dellapparato statale. È necessario che il Controllo cantonale delle finanze disponga di una maggiore indipendenza e dei margini di autonomia più importanti, così come richiesto dalliniziativa parlamentare inoltrata dal Gruppo PS in Gran Consiglio lo scorso 20 marzo.