Allontaniamoci dalle logiche del profitto: un servizio pubblico forte per tutte e tutti

Il Servizio pubblico riveste un’importanza cruciale per la Svizzera sia dal punto di vista sociale sia economico. Gli uffici postali, le ferrovie federali, le telecomunicazioni offrono alla popolazione un servizio di qualità. I fatti avvenuti negli ultimi tempi – come la riduzione dei posti di lavoro e dell’offerta ai cittadini accompagnati da un modo di agire delle dirigenze perlomeno discutibile – erodono però la fiducia della popolazione nel servizio pubblico.  Il PS ritiene che un’ulteriore riduzione dell’offerta e della sua qualità possa essere impedita solo attraverso un maggiore controllo delle aziende pubbliche da parte della popolazione e dello Stato.

Lo smantellamento del servizio pubblico attualmente in corso, così come il tipo di gestione che sta prevalendo in seno alle aziende di servizio pubblico, stanno generando un malcontento sempre più importante in seno alla popolazione. Si stanno chiudendo Uffici postali e sportelli FFS, PostFinance taglia molti posti di lavoro, AutoPostale ha abusato delle sovvenzioni mentre i dirigenti ricevono grossi stipendi e si fanno degli affari d’oro. Tutto ciò dimostra che gestire queste aziende secondo i modelli del privato significa andare in una pessima direzione.  «Negli ultimi anni è stata portata avanti una privatizzazione senza il sostegno della popolazione» afferma la Consigliera agli Stati socialista Géraldine Savary.

Un servizio pubblico forte deve offrire delle condizioni di lavoro eque per tutte e tutti coloro i quali garantiscono un buon funzionamento alla Confederazione, ai servizi postali, delle ferrovie e delle telecomunicazioni. Tutte queste persone meritano di avere un posto di lavoro sicuro e dei salari dignitosi. Philipp Hadorn, Consigliere nazionale di Soletta, afferma che «La pressione sui posti di lavoro dev’essere rimpiazzata con una valutazione che ricompensi l’impegno dei dipendenti».

Un servizio pubblico forte deve contare pure sul coinvolgimento democratico e le aziende di servizio pubblico devono poter essere sorvegliate da entità indipendenti che abbiamo una legittimità democratica. La Confederazione deve assumersi la sua responsabilità nella gestione delle aziende pubbliche di cui è proprietaria o azionista di maggioranza, non può e non deve perciò lasciare che queste aziende siano gestite secondo il modello privatistico né tantomeno lasciare che sia il privato a gestirle.

«Porre degli obiettivi di grande redditività conduce a una gestione la cui priorità è il profitto a corto termine e ciò può condurre alla frode. Così facendo né la Confederazione né i dirigenti delle aziende pubbliche tengono conto degli interessi del reale proprietario di queste aziende, ovvero la popolazione» ricorda il Consigliere nazionale zurighese Thomas Hardegger.

Un servizio pubblico forte è centrale non solo nelle zone urbane, ma anche nelle zone rurali, sia per la popolazione sia per il commercio. Le infrastrutture ad esso legato sono sinonimo di posti di lavoro di qualità. Generare e massimizzare il profitto per quanto riguarda le aziende pubbliche è un’ottica completamente contradditoria, pericolosa per la loro stabilità. «Dobbiamo agire ora, per riguadagnare la fiducia della popolazione e delle aziende, affinché venga garantito un servizio pubblico forte a beneficio di tutte e tutti» afferma il Consigliere nazionale neocastellano Jacques-André Maire.

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