Accogliamo i rifugiati di Moria – Possiamo restare a guardare senza far nulla?

Il Partito Socialista Ticino si aggiunge alle molte organizzazioni, cittadini e cittadine che non possono restare a guardare la catastrofe umanitaria a Moria sull’isola greca di Lesbo senza fare nulla. Per questo chiediamo che la Confederazione accolga una parte importante dei migranti, restati senza nulla a Moria, e che il Canton Ticino e i Comuni ticinesi si dichiarino pronti ad accoglierli sul loro territorio.

A Moria sull’isola di Lesbo si trova il più grande dei centri creati dall’Unione Europea per «arginare» i movimenti migratori verso l’Europa. Nel suo libro «Lesbos, la honte de l’Europe» (Seuil, 2020) Jean Ziegler, che ha visitato Lesbo nel 2019 quale vicepresidente del Comitato consultivo del Consiglio dei diritti umani dell’ONU, racconta come nel 2015 un accordo tra la Commissione europea e il governo greco abbia creato cinque centri su isole dell’Egeo per accogliere profughi dalla Siria, dall’Iraq e da tanti altri paesi, che sperano così di raggiungere il continente europeo.

A Moria, in un campo previsto per tremila persone, se ne trovano ammassate tredicimila, bloccate nel campo per la quarantena imposta dopo la scoperta di alcuni casi positivi al coronavirus. L’incendio che ha distrutto il campo negli scorsi giorni ha reso la situazione, già paragonata da Jean Ziegler a quella di un campo di concentramento, assolutamente disperata: i rifugiati si ritrovano senza riparo, senza acqua e non sanno come affrontare i prossimi giorni.

È importante per la nostra dignità umana non chiudere gli occhi davanti a questa tragedia, chiedendo l’evacuazione immediata dei profughi di Moria e accogliendo nel nostro paese una parte di loro, come hanno già chiesto molti partiti e movimenti (Amnesty international, Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati ecc.). E come hanno già fatto mesi fa con la petizione #evacuareORA 50’000 cittadine e cittadini, più di 100 organizzazioni e otto città (Berna, Zurigo, Basilea, Ginevra, Losanna, Lucerna, San Gallo e Winterthur), che hanno chiesto al Consiglio federale di poter accogliere profughi. Richiesta che dopo la catastrofe di Moria è ora rilanciata da Zurigo, Berna, che si è detta pronta ad accogliere 20 persone, e altre città. Anche il Ticino non può sottrarsi a questo dovere di solidarietà umana!

Per questo motivo il Partito Socialista Ticino ha presentato un’interrogazione a livello cantonale (primo firmatario Carlo Lepori) e nei principali comuni (Lisa Boscolo a Bellinzona, Carlo Zoppi a Lugano e Fabrizio Sirica a Locarno) chiedendo alle autorità se intendono dichiararsi pronti ad accogliere un numero importante di profughi di Moria, specialmente famiglie con bambine e bambini, giovani non accompagnati e malati.

Per maggiori informazioni:

  • Laura Riget e Fabrizio Sirica: copresidenza PS Ticino
  • Carlo Lepori, Carlo Zoppi e Lisa Boscolo: primi firmatari dei rispettivi atti parlamentari

Link agli atti parlamentari:

  • Interrogazione presentata a livello cantonale da Carlo Lepori, a nome del Gruppo parlamentare socialista: link
  • Interpellanza presentata nel Comune di Bellinzona da Lisa Boscolo, a nome dell’Unità di Sinistra: link
  • Interrogazione presentata nel Comune di Locarno da Fabrizio Sirica, a nome del Gruppo Socialista: link
  • Interpellanza presentata nel Comune di Lugano da Carlo Zoppi, a nome del Gruppo PS-PC-FA: link

 

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