A2: un No al progetto tra Lugano e Mendrisio

La regione del Mendrisiotto è la più inquinata di tutta la Svizzera. Ozono in estate, polveri fini in inverno, per non parlare del rumore costante causato dal traffico autostradale.

Tutti elementi che condizionano pesantemente la qualità di vita e la salute dei suoi cittadini. La A2 costituisce il principale asse di transito nord sud della Svizzera e per il Mendrisiotto è uno dei principali fattori di inquinamento. Ad aggiungersi al traffico internazionale c’è il traffico pendolare, cresciuto a dismisura anche a causa di una cattiva gestione del territorio e a regole edilizie che permettono il proliferare selvaggio del numero di parcheggi. Con l’apertura del secondo tunnel del Gottardo, nel 2029, dovremo far fronte a ulteriore traffico che inevitabilmente si imbottiglierà nel Mendrisiotto.

La soluzione proposta da USTRA per evitare le colonne è ancora una volta il potenziamento della rete autostradale, in questo caso tramite una terza corsia dinamica negli orari di punta sulla A2 tra Lugano e Mendrisio. Terza corsia di emergenza di cui questa tratta è sprovvista nelle gallerie e su buona parte del ponte di Melide. Per realizzare questo progetto saranno quindi necessari lavori molto invasivi e costosi quali: quattro nuove gallerie, cinque nuovi semi svincoli, l’allargamento di quattro gallerie esistenti e del ponte diga. Al di là dei costi e dei disagi dei cantieri, che dureranno anni, l’utilizzo della corsia di emergenza aumenterà di circa il 30% la capacità della A2. Il problema del traffico non sarà risolto, anzi peggiorerà, proprio a causa dell’aumento della capacità che permetterà a un numero maggiore di veicoli di transitare e i disagi si sposteranno agli svincoli di Mendrisio e Lugano, oltre a creare il presupposto per la corsia per i Tir a Coldrerio e Balerna.

A peggiorare sarà anche l’inquinamento e con lui la qualità di vita dei cittadini.

Molti dei favorevoli vedono di buon occhio il miliardo e ottocentomila franchi che costerà l’intero progetto con le sue ricadute economiche positive sugli studi di ingegneria e sulle imprese di costruzione. Ma non siamo stufi di svendere il nostro territorio? Prima le rive dei laghi, poi i terreni agricoli per costruire capannoni e centri commerciali. Polume, il potenziamento dell’autostrada tra Lugano e Mendrisio è un progetto vecchio con una concezione superata della mobilità. È ora di guardare al futuro con occhi diversi. È ora di cambiare paradigma. Il traffico va ridotto e non aiutato a crescere.

Per questo a Melano il 17 settembre, in concomitanza con eventi in numerose altre località svizzere che si oppongono ad altrettanti progetti di potenziamento della rete autostradale, i Cittadini per il territorio insieme ad ATA e ad altre associazioni organizzano una manifestazione, con il motto «La mobilità cambia direzione ».

Articolo di Ivo Durisch apparso sul Corriere del Ticino il 30 agosto

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