Nel suo editoriale del 2 marzo, il direttore de La Regione Daniel Ritzer insinua lesistenza di un accordo tra i banchi del Gran Consiglio, con la Lega che ha votato la sperimentazione dellabolizione dei livelli in cambio del sostegno rosso-verde al Consigliere di Stato uscente Claudio Zali. Inviterei il direttore Ritzer ad andare a rileggere il suo stesso giornale che esattamente un mese prima titolava Nessun soccorso rossoverde per salvare il posto a Claudio Zali, riprendendo il discorso fatto da Fabrizio Sirica e me al comitato cantonale del PS. Non solo non abbiamo suggellato un simile accordo con la Lega, ma addirittura abbiamo raccomandato pubblicamente all’elettorato progressista di non disperdere voti a Claudio Zali – non che ne abbia bisogno come suggerisce anche il recente sondaggio elettorale. I motivi che ci hanno spinto a lanciare questo appello sono molteplici. Innanzitutto respingiamo con veemenza la logica del meno peggio tra Zali e Marchesi: l’alleanza rosso-verde vuole essere una forza propositiva che punti al medio termine al raddoppio in Consiglio di Stato per cambiare gli equilibri politici del Ticino. Nel nostro sistema di voto, ogni voto preferenziale a Zali è un decimo di voto alla lista UDC-Lega, che rappresenta tutto ciò che noi vogliamo cambiare nel nostro Cantone. Inoltre non bisogna idealizzare Zali: il suo è un ecologismo solo di facciata. Zali è il padre politico a livello cantonale del progetto PoLuMe, la terza corsia autostradale del Mendrisiotto, progetto che noi contrastiamo con forza perché peggiorerà ancora di più la qualità dellaria e farà aumentare il traffico. Non posso quindi che deludere le congetture di Ritzer e ribadire di votare in maniera compatta la lista ‘Socialisti e Verdi’ in Consiglio di Stato, senza disperdere voti alla destra.
Laura Riget, copresidente PS Ticino, pubblicato su LaRegione, 6 marzo 2023