Personalmente non ho bisogno di visibilità, io sono un profondo democratico che ha operato per 30 anni “allopposizione” in un Municipio di maggioranza assoluta liberale. Ho sempre ribadito la libera espressione delle minoranze in tutti i campi. Mi sembra normale che allinterno del Partito Socialista vi siano delle divergenze su come presentarsi alle prossime votazioni cantonali.
Queste situazioni sono già state vissute: ricordo la candidatura del compagno Lurà, risoltasi con la votazione al congresso, e la sua candidatura al Consiglio di Stato. La votazione al congresso avvenne con 6 compagni e vinsero i primi cinque. Ora non capisco perché si vuole procedere alla votazione al prossimo congresso tra Marina Carobbio e Amalia Mirante, estromettendo una delle due. Secondo il mio parere sono due compagne valide e rappresentano molto bene il nostro partito.
Se il prossimo congresso adotterà la votazione dei tre pretendenti, che è la forma più democratica e trasparente per un partito che ha sempre fatto gioco con le minoranze difendendole e aiutandole ad avere la loro posizione ed essere riconosciute, mi sembra che non venga tradito lo spirito genuino del socialismo.
Invito quindi compagne e compagni a partecipare al prossimo congresso del 13 novembre e a chiedere la votazione delle compagne Marina Carobbio, Amalia Mirante e del compagno Yannick Demaria. I due candidati che prenderanno più voti, rappresenteranno il nostro partito sulla lista Socialista e Verdi.
Non facciamo drammi e non stracciamoci le vesti, questa situazione deve risolversi in modo pacato e democratico al prossimo congresso. Lungi da me lidea di fare sterili polemiche, quello che propongo ricalca le dinamiche di funzionamento incontrate nella mia lunga militanza in seno al Ps, nonché dal contatto giornaliero con i compagni e ribadisco che le discussioni sono lanima di un socialismo vincente al prossimo mese di aprile.
Articolo di Matteo Muschietti apparso su La Regione il 4 novembre