Il Partito Socialista ticinese coordina unazione tra i principali Comuni alfine di promuovere la solidarietà con la popolazione colpita dalla guerra. A Bellinzona, Lugano, Locarno, Mendrisio, Chiasso e in molti altri comuni è stato depositato un atto parlamentare da parte di gruppi PS o gruppi misti di sinistra.
A meno di 1500 km di strada da noi è scoppiata una guerra e decine e centinaia di migliaia di persone stanno cercando di mettersi in salvo e abbandonare la regione di crisi. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla necessità di queste persone di trovare un luogo sicuro per loro stesse e per le loro famiglie: dobbiamo garantire il diritto alla protezione della propria vita e quella dei propri cari.
Il tema va affrontato con una soluzione coordinata a livello europeo che garantisca corridoi umanitari sicuri e legali attraverso lEuropa. Non va neppure dimenticata anche la situazione di migliaia di profughi che scappano da altre regioni in guerra e bloccati da mesi o anni al confine tra la Bielorussia e la Polonia, come pure la situazione delle coraggiose persone perseguitate in Russia per il solo fatto di esprimere il proprio dissenso alla guerra.
La competenza è innanzitutto federale e sono già numerosi gli appelli per chiedere alla Svizzera di accogliere legalmente le persone in fuga e in pericolo.
Ciò nonostante, il ruolo delle Città e dei Comuni è fondamentale disponendo di infrastrutture che potrebbero concretamente accogliere le persone in difficoltà e soprattutto essendo lanello istituzionale più a diretto contatto con i cittadini.
Il Partito Socialista sta chiedendo, per tramite dei propri consiglieri/e comunali, alle città e ai comuni ticinesi di condannare fermamente laggressione russa e la guerra e di segnalare al Consiglio di Stato e al Consiglio Federale la propria disponibilità a collaborare concretamente nellaccoglienza sul territorio comunale di profughi in fuga dallUcraina. Chiediamo inoltre di identificare e mettere a disposizione eventuali opportunità logistiche di accoglienza e anche promuovere e coordinare tra la cittadinanza leventuale accoglienza presso privati. Non da ultimo chiediamo pure di sostenere le organizzazioni che stanno raccogliendo materiale sanitario e di prima necessità da inviare nella zona di guerra.
Attualmente sono stati inoltrati o lo saranno nelle prossime ore – degli atti a Bellinzona, Lugano, Locarno, Mendrisio, Chiasso e in diversi comuni più piccoli come tra gli altri Lumino, Gordola, Arbedo-Castione. Altri comuni seguiranno nei prossimi giorni.