Si è appena concluso un intenso Comitato cantonale che, a causa della pandemia, si è tenuto online. Due i temi trattati dalla copresidenza nel suo discorso inaugurale: da un lato i problemi legati ad un mercato del lavoro sempre più precario e dallaltra la chiara condanna per gli abusi commessi dallex funzionario del DSS e la necessità di migliorare le misure di sostegno alle vittime, affinché casi di questo genere non si ripetano. I delegati e le delegate del Comitato cantonale hanno dato poi le loro raccomandazioni di voto per le votazioni di febbraio.
Il Comitato cantonale del PS Ticino si è aperto con il discorso dei copresidenti. Nel suo discorso Fabrizio Sirica ha riportato alcune testimonianze di lavoratori e lavoratrici che vivono in una situazione di assoluta precarietà nel nostro Cantone e di come queste misere condizioni di lavoro, vengono incoraggiate dalle azioni della Lega e dei suoi vertici. Ma queste condizioni di lavoro comportano forzatamente altre difficoltà: problemi di salute per le persone coinvolte, ma più in generale creano un mercato del lavoro che non offre prospettive per i giovani che si vedono costretti a lasciare il Cantone. Per questo motivo il Partito Socialista porterà avanti la sua battaglia per migliorare il mercato del lavoro in Ticino. Con liniziativa sul salario minimo, ma anche con le richieste di maggiori controlli sul posto di lavoro, con la prevenzione e il sostegno a chi lavora e con molte campagne per rafforzare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, diritti che regolarmente sono presi di mira e picconati dalla destra, come ad esempio lestensione dei diritti di congedo per famigliari curanti, o ancora il prolungamento della protezione al licenziamento delle neo-mamme o l’introduzione ad un diritto al congedo non pagato nel primo anno di maternità.
Nel suo discorso Laura Riget, copresidente del PS Ticino, ha invece ribadito la sua solidarietà alle vittime coinvolte nel caso dell’ex funzionario del DSS e ha ricordato come nellattuale codice penale in materia di reati sessuali non sia ancora ancorato il principio solo sì significa sì come chiede il PS Donne* da mesi a livello federale, secondo cui ogni rapporto sessuale necessita del consenso di tutte le persone coinvolte. Uno stupro è considerato tale solo se viene applicata coazione, con violenza o minacce. Le vittime di abusi non sono sufficientemente tutelate e rischiano di essere vittime due volte, una prima volta quando subiscono la violenza e la seconda quando decidono di denunciare quello che è successo e si scontrano con i giudizi di stampo patriarcale ben ancorati nella nostra società. È urgente un profondo cambio di mentalità della collettività e il PS continuerà ad impegnarsi per contribuire a cambiare questa versione patriarcale della società a favore della battaglia femminista. Manuele Bertoli e Anna Biscossa hanno poi fatto un aggiornamento sugli sviluppi a livello di Consiglio di Stato e Gran Consiglio sul caso del ex funzionario del DSS, che prevedono la richiesta di un audit esterno e nuove misure per migliorare la prevenzione, laiuto alle vittime e le procedure di segnalazione interne allamministrazione cantonale.
Nell’ultima parte della riunione il Comitato cantonale si è pronunciato sul voto di febbraio e ha espresso le sue raccomandazioni:
- NO alla Modifica della legge federale sulle tasse di bollo, lennesimo regalo fiscale alle multinazionali che la collettività dovrà pagare con nuove imposte o tagli.
- SÌ alla Legge federale su un pacchetto di misure a favore dei media, perché una democrazia necessità di media forti e indipendenti.
- SÌ allIniziativa popolare «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco, perché non è accettabile lucrare sulla salute dei giovani.
- Libertà di voto per lIniziativa popolare «Sì al divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani Sì ad approcci di ricerca che favoriscano la sicurezza e il progresso»
Mattea David e Corinne Sala, copresidenza Comitato cantonale