Ancora oggi le donne ricevono rendite di vecchiaia inferiori di circa un terzo rispetto alle rendite degli uomini. Le donne si fanno carico della maggior parte del lavoro domestico, di cura e assistenza familiare, eppure il calcolo delle rendite non ne tiene conto, poiché questo fondamentale lavoro è poco o non è affatto retribuito. Di conseguenza, pur avendo lavorato una vita intera, spesso le donne arrivano alla pensione con rendite insufficienti. Il Parlamento, invece di migliorare le rendite, propone laumento delletà di pensionamento a 65 anni, apprestandosi così a fare lesatto contrario: ridurre le rendite delle donne. Già in questa sessione autunnale il Parlamento intende approvare AVS 21, una riforma che verrà fatta a spese delle donne. Ecco perché dobbiamo scendere in piazza.
Non possiamo andare avanti così: il nostro lavoro merita delle pensioni dignitose!
Vieni anche tu a manifestare a Berna!