Il Partito socialista di Lugano e il Partito socialista cantonale deplorano vivamente la decisione del Municipio di Lugano di dare la disdetta della convenzione del 2002 relativa allutilizzazione di parte dellex Macello di Lugano da parte dellautogestione, convenzione che è stata firmata da Consiglio di Stato, Comune di Lugano e Centro Sociale Autogestito il Molino – CSOA (rappresentato allora dallAssociazione ALBA).
Il preavviso di 20 giorni per lasciare limmobile è una provocazione, anche se ovviamente la decisione del Municipio di Lugano potrà essere impugnata da un ricorso, che avrà anche qualche possibilità di riuscita, visto che la Città ha necessità di tornare in possesso dellimmobile dato in utilizzo al Centro Sociale Autogestito solamente e al più presto tra 2 anni (inizio dei lavori presumibile per la riattazione e la trasformazione dellex Macello nel 2023-2024).
La decisione odierna del Municipio di Lugano aumenta lescalation dello scontro tra Lega e CSOA: ad essere la vittima di questo scontro è innanzi tutto la collettività, che ne uscirà destabilizzata. La decisione va inoltre a colpire specificatamente centinaia e centinaia di giovani e di persone, che hanno frequentato e frequenteranno le attività culturali e sociali dellautogestione allex Macello, senza aver nulla a che vedere con gli episodi di violenza prodottisi in Piazza Molino Nuovo in ottobre e alla Stazione negli scorsi giorni: violenze dalle quali ovviamente ci distanziamo e sulle quali ovviamente la Magistratura sarà chiamata a prendere le sue decisioni dopo laccertamento dei fatti.
Il Partito socialista di Lugano e il Partito socialista cantonale invitano infine il Consiglio di Stato, come firmatario della convenzione, a dar prova di dinamismo nella vertenza e a designare al più presto una mediatrice o mediatore autorevole per condurre le parti in litigio a più miti consigli e per avviare un dialogo nellinteresse della collettività luganese e ticinese.
Raoul Ghisletta, Laura Riget, Fabrizio Sirica