Laccordo di libero scambio con lIndonesia dedica un capitolo allo sviluppo sostenibile, alla protezione dellambiente e dei diritti dei lavoratori, eppure esso viene ampiamente criticato da chi ha a cuore ambiente e diritti delluomo. Nellottobre 2019, a margine della dichiarazione di Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia di voler stipulare laccordo di partenariato con lIndonesia, è stata varata a Jakarta la Legge Omnibus che rappresenta una chiara minaccia per ambiente e diritti del lavoro. Laccordo di libero scambio favorisce un processo che non riguarda in nessun modo la protezione dellambiente e del capitale umano: la creazione di un pacchetto di leggi per attrarre imprese abbattendo regolamenti e accelerando riforme economiche promuovendo però precariato, sfruttamento del territorio e deforestazione. La Omnibus Law avrebbe come scopo quello di chiamare nuovi investitori e multinazionali a costo di sfruttare lavoratori locali con salari bassi, condizioni precarie e consentire lesproprio delle terre degli agricoltori e delle popolazioni indigene. In un contesto del genere è evidente che lIndonesia non è un partner credibile quando si tratta di proteggere ambiente ed esseri umani. I sostenitori dellaccordo di libero scambio con lIndonesia sbandierano sostenibilità e dignità umana quali argomenti per accontentare ambientalisti e difensori della causa umana ma il prossimo 7 marzo potremo affermare che questo Als, anziché rappresentare una politica dei piccoli passi verso lo sviluppo sostenibile, è un ennesimo balzo allindietro. È utile ricordare ai sostenitori della materia in votazione che per raggiungere la causa ambientale e umana non servono piccoli passi bensì grandi passi da gigante.
Articolo di Antonia Boschetti, membro di direzione, apparso su La Regione il 3 marzo